Avviato il progetto dell’Ufficio di Presidenza Consiglio regionale nato per raccontare nelle scuole quanto avvenne a Stava trentuno anni fa
Trento – Ha preso ufficialmente il via “L’estate in cui Stava ci venne a cercare”, il progetto, sviluppato la scorsa primavera dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale in collaborazione con la Fondazione Stava 1985 e rivolto alle scuole superiori del Trentino-Alto Adige.
“Per chi è nato negli anni ’90 – spiega il Consigliere Piero De Godenz, segretario questore dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale – Stava può essere solo un nome che passa una volta l’anno nei giornali, in occasione delle commemorazioni. Qualcosa di lontano e distante. Ma Stava è una tragedia immane, che ha coinvolto tutta la nostra terra. Non una fatalità, ma un disastro con gravissime responsabilità. Per questo abbiamo il dovere di raccontarla e farla capire alle nuove generazioni, che non possono averne memoria, ma che devono conoscerla e comprenderla”.
Nato da una proposta di Silvia Pallaver, autrice del volume che dà il nome al progetto e illustrato da Elia Tomaselli, si pone come obiettivi quello di raccontare ai giovani la tragedia di Stava, trasmettere il senso della memoria attiva e partecipata per non dimenticare quanto è successo e creare una cultura condivisa della storia recente della nostra regione. Attraverso un percorso della durata di circa un’ora, si vuole trasmettere ai giovani l’importanza del senso civico e della cittadinanza attiva per proteggere il proprio territorio e informarsi su ciò che ci circonda.
L’intento è quello di coinvolgere più istituti possibili: “Nella prima giornata – spiega il direttore della Fondazione Stava 1985, Michele Longo – sono stati coinvolti circa 70 studenti, tre classi a Trento ed una a Rovereto, del Centro di Formazione Professionale dell’Università Popolare Trentina. Abbiamo introdotto la “Lezione di Stava” con il documentario “Ricordistava?” che usando i volti e le parole di testimoni, soccorritori, famigliari, sopravvissuti ricostruisce quando accaduto il 19 luglio 1985 e proseguendo dialogando con i ragazzi su genesi, cause e responsabilità del disastro. Le tavole della graphic novel “L’estate in cui Stava ci venne a cercare” con i testi di Silvia Pallaver e i disegni di Elia Tomaselli hanno supportato il percorso formativo”. Nelle prossime settimane si svolgeranno altri incontri presso le scuole in Trentino che hanno aderito al progetto, mentre, nel prossimo futuro, sarà attivato anche nelle scuole dell’Alto Adige.
Per informazioni: info@stava1985.it