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Trento, nuove misure anticrisi: 30 milioni per imprese e famiglie


  Nuove misure anticrisi – Contrastare gli effetti e i rischi della crisi economica vuol dire, prima di tutto, stare dalle parte delle famiglie e delle imprese. Parte da questo ribadito impegno la decisione presa oggi dalla Giunta provinciale che ha approvato un disegno di legge – essenziale: due soli articoli – che già nella denominazione indica appunto con chiarezza quali siano gli ambiti di intervento: "Provvedimenti urgenti di contrasto alla congiuntura economica per famiglie e imprese".

Il governo provinciale intende mettere a disposizione delle famiglie e delle imprese circa 30 milioni di euro. L’obiettivo: da una parte sostenere il tessuto economico locale per attenuare la pressione fiscale sulle imprese che sta raggiungendo valori assolutamente straordinari e di difficile sostenibilità per il sistema economico e dall’altra sostenere il potere d’acquisto delle famiglie di ceto medio basso, in un momento nel quale la contrazione dei consumi è sotto gli occhi di tutti.

La strada scelta è quella di un disegno di legge specifico, dunque, che delinea da una parte un intervento a sostegno delle imprese (si agirà con una ulteriore riduzione dell’aliquota IRAP), che si aggiunge a quelli già varati e che dall’altra mette in cantiere un intervento una tantum a favore delle famiglie, alle quali andrà una cifra che oscillerà tra i 350 ed i mille euro a seconda del numero dei componenti e delle condizioni economiche. Il disegno di legge – sottoposto oggi stesso alle forze sociali ed economiche – riveste carattere di massima urgenza. L’auspicio del presidente Dellai e del governo provinciale è quello di una "rapida, rapidissima approvazione" e dunque verrà trasmesso già oggi al Consiglio provinciale. Si conta possa essere approvato entro metà maggio.

Per quanto riguarda i provvedimenti a favore delle imprese si agirà appunto sulla riduzione dell’IRAP, che sarà dello 0,5 per cento per il settore alberghiero e per il commercio e dello 0,2 per cento per gli altri comparti economici. L’impegno della Provincia autonoma di Trento sarà di circa 15 milioni di euro.

L’altro intervento previsto dal disegno di legge punta invece alle famiglie e in particolare al sostegno del potere d’acquisto e alla difesa delle condizioni di vita. Si prevede un trasferimento finanziario come concorso al mantenimento di una certa capacità di consumo a fronte dell’aumento della pressione fiscale e del costo della vita.

Così – ricalcando quel che successe sul finire del 2008 quando fu varato il provvedimento di sostegno per i consumi elettrici ed energetici – si prevede la concessione una tantum di un sostegno economico a quelle famiglie che risulteranno in possesso di determinate condizioni di reddito, valutate con una soglia Icef. Il sostegno economico ai nuclei familiari potrà variare in relazione al numero dei componenti della famiglia e ad alcuni fattori che hanno determinato la perdita del potere di acquisto. Saranno esclusi dal provvedimento i nuclei familiari che già usufruiscono del reddito di garanzia. L’ipotesi è di utilizzare altri 15 milioni di euro per trasferimenti da un minimo di 350 euro ad un massimo di mille euro a famiglia.

Toccherà all’Agenzia dei pagamenti, con procedura semplificata, previa certificazione Icef, erogare le cifre entro il primo semestre del 2012. L’obiettivo, appunto, è quello di difendere la capacità di spesa delle famiglie con reddito basso impedendo una ulteriore contrazione dei consumi.

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