La Tenenza della Guardia di Finanza di Riva del Garda ha concluso una verifica fiscale nei confronti di una parafarmacia che per due anni ha omesso la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’I.V.A., evadendo quasi settecentomila euro di ricavi e oltre centomila euro di IVA
Trento – La società è stata individuata attraverso un’analisi di rischio di carattere economico-finanziaria, condotta sulla base degli elementi acquisiti sul territorio e delle informazioni desunte dalle banche dati in uso alla Guardia di Finanza. Dall’incrocio dei dati sono emerse evidenti anomalie ed in particolare l’assenza di ricavi dichiarati al Fisco.
L’attività ispettiva svolta dai Finanzieri ha consentito di constatare che la parafarmacia vendeva i propri prodotti emettendo regolarmente scontrini e ricevute ai propri clienti, senza tuttavia registrali in contabilità, omettendo peraltro di presentare le dichiarazioni fiscali e, di conseguenza, di pagare le imposte dirette e l’IVA dovute.
Al termine del controllo tributario, è stata accertata l’omessa contabilizzazione e dichiarazione di ricavi per 673mila euro e un’evasione all’imposta sul valore aggiunto per 105.000 euro. L’azione ispettiva conferma l’impegno quotidiano delle Fiamme Gialle nel contrasto delle forme più gravi e diffuse di evasione fiscale che producono effettivi negativi per l’economia, ostacolando la normale concorrenza tra imprese e danneggiando le risorse economiche dello Stato.
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In breve
Contrabbando di birra al Brennero – Un cittadino italiano è stato ‘pizzicato’ dalla Guardia di finanza di Vipiteno per contrabbando di 700 litri di birra, in bottiglie e fusti. I militari hanno fermato il furgone con targa tedesca dopo l’ingresso in territorio italiano alla barriera autostradale dell’Autobrennero. L’ uomo, catanese di 67 anni, da tempo residente in Germania a Bamberga, non è stata in grado di esibire alcun documento che attestasse l’avvenuto pagamento dell’accisa. Quando i finanzieri hanno domandato quale fosse la destinazione delle bevande, S.A. ha risposto che la birra sarebbe servita per festeggiare con qualche amico in Sicilia, sua terra d’origine, dove si stava recando. L’intera partita di birra è stata quindi sequestrata e la persona denunciata a piede libero per il reato di “sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa”.