A Merano – continua il consigliere leghista – per la “Festa dell’Autonomia dell’Alto Adige” erano presenti i massimi rappresentanti istituzionali di Italia e Austria, i presidenti della Repubblica Giorgio Napolitano e Heinz Fischer, ed è stato consegnato loro dal presidente Luis Durnwalder il Grande ordine di merito, l’onorificenza della Provincia di Bolzano.
Va qui ricordato, che a seguito delle modifiche intervenute sullo Statuto, i Presidenti delle due Province Autonome sono allo stesso tempo (e a rotazione) Presidente e Vice Presidente della Regione Trentino Alto Adige e quindi rappresentano l’intero quadro istituzionale di riferimento per la nostra Autonomia.
L’onorificenza quindi è stata conferita dal Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano che è allo stesso tempo Vice Presidente della Regione ed egli, al momento della consegna ha sottolineata la ricorrenza dei 40 anni dalla firma del documento che viene definito il secondo Statuto e dei 20 anni dal rilascio della quietanza liberatoria che ha sancito la chiusura della controversia internazionale fra Italia e Austria. Per certi aspetti, questi due momenti sottolineano una differenziazione più che un unione fra le nostre Province, quasi una contrapposizione a quella dichiarata unità d’intenti che ritroviamo in parecchi comunicati dei rispettivi Presidenti, per lo più legati a difesa di questioni economico – finanziarie.
Forse, proprio nell’unico interesse comune rimasto che è quello della difesa di interessi finanziari ed economici sta la grande differenza fra chi crede e chi non crede nell’Istituzione regionale. Chi è profondamente e sinceramente legato all’Autonomia della nostra terra, sa bene che essa non può essere ridotta alla sola valutazione degli interessi finanziari. Chi non crede alla Regione è invece chi ha consentito una così forte differenziazione sul piano istituzionale dei due festeggiamenti fra Trento e Merano (non Bolzano!), una situazione che ha restituito l’immagine riverberata a livello nazionale data l’importanza della cerimonia di Merano, di un Autonomia (solo) Sudtirolese!
Ancora una volta è uscita l’immagine di un Trentino debole con un uomo solo al comando che, seppur potente, ha piegato il ruolo di Presidente della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Trentino Alto Adige a convenienze di tipo elettorale e non ha tutelato com’è interesse di tutta la Comunità della Regione Trentino Alto Adige quella vera e grande consegna morale e giuridica del Patto Degasperi Gruber che è costituita dall’art. 1 dell’Accordo che recita:
Art. 1 Il Trentino – Alto Adige, comprendente il territorio delle provincie di Trento e di Bolzano, è costituito in regione autonoma, fornita di personalità giuridica, entro l’unità politica della Repubblica italiana, una e indivisibile, sulla base dei principi della Costituzione e secondo il presente statuto.
Considerato che in questo tempo molto si è parlato di De Gasperi – conclude Penasa -, sarebbe bello potergli chiedere se egli, dopo aver tessuto una tela complessa e non sempre condivisa (neppure dai sudtirolesi) come quella del suo accordo con Gruber potesse approvare un simile modo di festeggiare: divisi in tutto e senza alcun rispetto per il quadro Regionale".