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Trento, Petizione contro l’impianto a biomassa di Novaledo

Un folto gruppo di rappresentanti del Comitato “No biomassa” di Novaledo ha consegnato una petizione, firmata da un centinaio di cittadini, al Presidente del Consiglio Bruno Dorigatti

Trento – Renzo Maria Grosselli, a nome del Comitato, ha presentato i motivi di questa raccolta di firme con la quale si chiede di fermare il nuovo impianto di produzione elettrica attraverso la combustione di biomasse di Novaledo.

“Siamo qui – ha detto Grosselli – perché crediamo in lei, Presidente, e perché crediamo nella democrazia. Siamo convinti di essere stati oggetto di un’ingiustizia o perlomeno di una leggerezza. Perché, se questo impianto verrà realizzato, secondo noi, arrecherà danno alla valle e alla sua economia”. Grosselli ha detto che la legge, nell’iter dell’autorizzazione dell’impianto, è stata formalmente rispettata, ma alla popolazione della zona non è stata fornita la necessaria informazione. “E – ha aggiunto – in una democrazia matura la gente non può rimanere all’oscuro, soprattutto quando si parla di salute e ambiente”.

Il rappresentante del Comitato ha ricordato, inoltre, che la Valsugana è una zona del Trentino già provata dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda la qualità dell’aria. In una valle stretta c’è una superstrada, ha detto, sulla quale viaggiano 19 mila automezzi al giorno; c’è l’acciaieria di Borgo e a pochi chilometri da Novaledo c’è monte Zaccon.

Bruno Dorigatti ha affermato che, soprattutto in materia ambientale, va sempre garantita la massima e completa informazione. Per questo ha lanciato l’idea, che però dipenderà dalla disponibilità della Giunta, di creare un tavolo di confronto tecnico al quale prendano parte esperti di fiducia del Comitato. “Comunque , – ha aggiunto il Presidente – non va barattata la salute con il lavoro. Un principio che ho ribadito più volte anche per la vicenda dell’acciaieria che per me, come ho già detto, non va chiusa ma resa sicura al più alto livello”. Della petizione si occuperà la Terza Commissione che ascolterà il Comitato, l’azienda e tutti gli enti e i soggetti interessati.

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