Contestato anche reato di omissione colposa
Trento – Tre funzionari del Servizio autorizzazioni e valutazione ambientali della Provincia di Trento sono indagati dalla Procura di Trento per concorso in traffico illecito di rifiuti. L’inchiesta, disposta dalla Direzione distrettuale antimafia e condotta dalla polizia e dai carabinieri del Noe, riguarda la correttezza dell’iter amministrativo legato all’Autorizzazione d’impatto ambientale per il dissequestro dell’impianto di gestione dei rifiuti di Aquaspace Spa, di Rovereto.
Secondo quanto riferito dal procuratore Sandro Raimondi, i funzionari non avrebbero accolto le segnalazioni tecniche fornite da Appa, tenendo all’oscuro la conferenza di servizi convocata per valutare l’autorizzazione di alcuni aspetti essenziali, agevolando l’azienda.
“Abbiamo rilevato una certa inerzia da parte del Servizio in merito alle rilevanze segnalate dai servizi tecnici”, ha detto la responsabile dell’indagine, Caterina Benocci. I reati contestati ai tre funzionari sono traffico illecito di rifiuti e omissione colposa.
Piena fiducia nell’azione della magistratura, massima disponibilità alla collaborazione ed il forte auspicio che la vicenda venga chiarita al più presto nell’interesse delle istituzioni ma anche delle persone coinvolte. Questa in sintesi la posizione che l’esecutivo provinciale, per il tramite del presidente e del vicepresidente nonché assessore all’ambiente, esprime a seguito della notizia dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica in materia di autorizzazioni sull’impatto ambientale.
“Territorio e ambiente sono i beni più preziosi che abbiamo – aggiungono – ed è giusto che il loro presidio sia garantito da norme rigorose e da forme di controllo che la stessa Amministrazione ha sviluppato al proprio interno per assicurare la massima cura al mantenimento del corretto equilibrio tra le esigenze dello sviluppo economico da un lato e quelle della salvaguardia della risorsa ambientale dall’altro. Conoscendo la professionalità, la preparazione e l’impegno dei nostri tecnici, la Giunta conferma la propria fiducia nei loro confronti, attendendo il completamento delle verifiche degli inquirenti ai quali viene assicurata piena collaborazione per chiarire al più presto una situazione che richiede il massimo dell’attenzione e della sensibilità”.
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