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Dolore a Trento, dramma passionale: aveva paura di perdere la compagna

Vittime sono la compagna e la figlia di lei

 

Trento – Doppio omicidio e suicidio nel centro di Trento a metà pomeriggio di mercoledì Un uomo ha ucciso la propria compagna e la figlia per togliersi poi la vita. L’omicida è un trentino intorno ai 50 anni. Coetanea la compagna e meno di trent’anni la figlia di lei. L’uomo poi pare si sia lanciato nel vuoto dal tetto, finendo in un cortile interno del caseggiato. E proprio mentre si trovava sul tetto l’avrebbero visto dei vicini di casa, che hanno chiamato le forze dell’ordine. Sul posto, oltre al 118, ci sono polizia, carabinieri e il magistrato di turno Pasquale Profiti.

Il doppio delitto e il suicidio sono stati scoperti poco prima delle 15 di oggi, quando sul posto è accorso il 118 con ambulanza e auto medica. Per nessuno dei tre morti i sanitari hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

A uccidere, a coltellate, risulta essere stato Claudio Rampanelli, 63 anni, carpentiere che aveva dovuto smettere di lavorare in seguito a un grave infortunio, poi aveva gestito con un’altra donna un bar in città, per qualche anno.

La compagna uccisa era Laura Simonetti, 53 anni, casalinga, e con loro da qualche tempo viveva quella che è diventata la seconda vittima, Paola Ferrarese, 27 anni, laureanda in architettura e ingegneria a Trento, figlia della donna uccisa e dell’ex compagno, residente nello stesso stabile. Rampanelli,

Simonetti e la figlia di lei vivevano al primo piano, l’ex della donna al secondo, a quanto risulta dalla testimonianza di una coppia di amici, accorsi sul posto, che descrivono i due come una coppia tranquilla. “Avevo visto lui due giorni fa a spasso col cane” ha detto l’uomo. “Nulla ci avrebbe mai fatto pensare qualcosa di simile” confermano entrambi, che spiegano come Simonetti e il suo ex abbiano un secondo figlio, 30 anni, che vive a Hong Kong.

Categories: Primo Piano
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