“Il turismo della Provincia di Treviso è in crescita, a dimostrazione che il lavoro di squadra del territorio funziona. Nel 2011 facciamo registrare la migliore performance del Veneto come crescite di arrivi e presenze – ha detto Muraro – Parlando dei comprensori, crescono praticamente tutti. Presenze in aumento nell’Asolano (+6,8%), Castellana (+2,1%), Coneglianese (+8,9%), Opitergino-Mottense (+4,2%), Treviso Nord (+9,8%), Valdobbiadenese-Soligo (+5,7%). Si registra, dopo diversi anni di flessione, la crescita anche nel Montebellunese: +0,7%, mentre cala da giugno in poi la città di Treviso: -1.9%.
Questo dato ci dimostra una sola cosa: l’aeroporto serve.
La città di Treviso cresceva del 3,7% a giugno e nella seconda parte dell’anno, col Canova chiuso da giugno a dicembre, ha fatto registrare il calo. Infine, da registrare il nuovo exploit di Treviso Sud che segna un +21% nelle presenze e addirittura un +31% negli arrivi. Grazie anche alla grande capacità ricettiva dell’area.
Il nostro è un turista di qualità – chiude Muraro – che spende 90 euro al giorno contro le 87 della media regionale. L’indotto turistico sul territorio equivale a mezzo miliardo di euro! Ecco allora che l’economia del turismo può contribuire a trainare anche le altre economie del territorio. Infine un commento: se dev’esserci una tassa turistica, che sia veramente di scopo, che serva a migliorare l’offerta e non a tappare buchi”.
Nazionalità: gli incrementi più consistenti si verificano per Austria (+19,8% presenze), Germania (+9%), Spagna (+4%), Stati Uniti (+28,2%), Giappone (+4,8%). Da registrare infine la buona performance in merito alla spesa turistica, che in Provincia di Treviso equivale a 90€ con un +21,5% rispetto al 2010, media superiore a quella regionale che si attesta su 87€.
“Al di là dei dati sicuramente positivi – ha detto Zambon – vorrei soffermarmi su un aspetto: il futuro dell’organizzazione del sistema di accoglienza, una situazione molto complessa. Sappiamo che la Regione sta discutendo in merito ai fondi per il turismo e questi riguardano direttamente gli IAT. Possiamo dire che il sistema trevigiano ha messo in piedi un sistema virtuoso con personale qualificato, razionalizzato anche nei costi. È comunque indispensabile vedere come cambiare approccio in linea al panorama che sta cambiando”.
“A Treviso il sistema funziona bene grazie al coordinamento operato – ha detto Simonato – e cresce anche il congressuale, grazie a nuove strutture in grado di ospitarlo. Bisogna però continuare a supportare investimenti a livello di promozione”.
“Rispetto a 5 anni fa siamo a un punto di sviluppo ottimale, infatti siamo riusciti a invertire l’andamento di un turismo prevalentemente lavorativo – ha detto Casteller – Si è visto che anche il prodotto artigianale è legato alla percezione del territorio”.
“I dati generalmente positivi segnalano però quanto importanti siano le infrastrutture, in primis l’aeroporto – ha commentato Mauro – Ci stiamo muovendo, basti pensare ad esempio che un negozio di design del centro rappresenterà l’Italia a una competizione internazionale di Chicago”.