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Un nuovo richiamo a Trenitalia

Dopo le polemiche nel Bellunese, in Trentino e anche in Friuli, è la Regione Veneto ad alzare la voce con Trenitalia. L'assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, ricorda che "Trenitalia ha l'obbligo contrattuale di garantire qualità e servizi di stazione e deve mantenerlo. Altrimenti scatteranno anche per questo le multe. Ma la questione presenta anche aspetti più generali cui va data una risposta adeguata".

Dalla Regione, si intende prima di tutto porre fine alla serie di polemiche di questo ultimo periodo. Si tratta in particolare di preoccupazioni locali, che circondano la sorte e i servizi di alcune stazioni della regione, rispetto alle quali si è vociferato di chiusura, abbandono, riduzione dei servizi di biglietteria.

Le stazioni a rischio

La Regione fa sapere che la biglietteria della stazione di Feltre deve rimanere aperta 7 giorni la settimana per 14 ore al giorno; analoghi obblighi ci sono per la stazione di Calalzo – Pieve di Cadore nei periodi dal 15 dicembre al 30 aprile e dal 15 giugno al 15 settembre, mentre nei restanti periodi è prevista l'apertura per 5 giorni la settimana, per 14 ore al giorno. Per entrambe Trenitalia ha garantito che non è prevista alcuna chiusura.

Per Montebelluna è prevista l'apertura della biglietteria per 7 giorni la settimana per 14 ore al giorno, mentre per Cornuda e Vittorio Veneto le biglietterie devono rimanere aperte per 5 giorni la settimana e per 7 ore al giorno. "Abbiamo intimato il rispetto di questi obblighi a Trenitalia – ha ribadito Chisso – che ci ha comunicato che si sono create problematiche temporanee per indisponibilità di risorse umane".

Dalla Regione, un richiamo con stile

"Ho già scritto a Trenitalia – fa presente Chisso – ricordando e intimando il rispetto rigoroso degli adempimenti esistenti in base alla gara europea con la quale è stato assegnato il servizio ferroviario locale. E' però anche vero che una cosa sono le stazioni che devono essere presidiate, mentre sono diversi i problemi per quelle non presidiate. Le prime vanno mantenute in efficienza anche in termini di decoro. Per le seconde stiamo lavorando da tempo per evitare che restino abbandonate al vandalismo e perché vengano comunque restituite ad un uso pubblico, attraverso le comunità locale: sono edifici che vanno insomma utilizzati".

Nelle prossime settimane, sarà promosso un incontro con i sindaci dei Comuni dove si presentano situazioni negative, finalizzato ad elaborare una linea comune di intervento, sulla quale coinvolgere magari il mondo dell'associazionismo.

Categories: NordEst
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