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Un ponte tra il Trentino e la Corea

Visita di una delegazione coreana alla sede della Federazione Trentina della Cooperazione. Momento di avvio di una occasione di conoscenza al Trentino e al suo modello cooperativo

di Diego Nart

Trento – Il Trentino e il suo modello cooperativo stimolano la curiosità dei coreani. Una delegazione della Corea del sud è stata ospite della Cooperazione Trentina. “Vogliamo avere un’idea dell’Italia e del Trentino in particolare – hanno spiegato gli ospiti – A noi interessa molto la cooperazione, un modello che vogliamo conoscere nel modo migliore considerati i risultati ottenuti in oltre cento anni di storia e di attività nelle piccole come nelle grande comunità di questo territorio”.

La partenza del tour (organizzato dall’ufficio studi e intercooperazione) è stata fissata alla Federazione Trentina della Cooperazione. L’occasione è servita per ricordare alcuni dei momenti principali della storia della Cooperazione Trentina che ha attraversato per intero il secolo scorso e ha scritto le prime pagine sul finire del Milleottocento. A partire dal 1890 con la creazione, a Santa Croce di Bleggio, della prima Famiglia Cooperativa.

Alla sede della Federazione, il direttore generale Carlo Dellasega, ha ricordato agli ospiti che, il sistema cooperativo, ha contribuito a far crescere l’economia e la coesione sociale. Le persone si sono organizzate per rispondere ai loro bisogni senza aspettare l’intervento dello Stato. Ha poi aggiunto che, anche il Trentino e i trentini, hanno da imparare dai coreani in particolare per la loro capacità di essere innovatori.

“Le nostre aziende sono collegate in rete – è stato aggiunto – e questo è fondamentale per contrapporsi ai momenti di difficoltà, offrendo un mirabile esempio di cooperazione, dell’operare insieme per il bene comune. Tante aziende costruiscono democrazia economica. Dove c’è poca democrazia economica, c’è anche poca democrazia politica. E questo è sinonimo di poca libertà”. Successivamente gli ospiti hanno raggiunto Cavit, il consorzio di secondo grado delle Cantine sociali del Trentino.

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