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Uncem, con e-fattura montagna rischia desertificazione

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Bussone, ‘servono misure ad hoc per comuni di Alpi e Appennini’

NordEst – “Altro che fattura elettronica, se vogliamo sconfiggere realmente il rischio desertificazione dobbiamo puntare su un versamento unico, annuale, forfettario per imprese ed esercizi commerciali presenti nei Comuni montani ad alto grado di marginalità. Così, secondo alcuni, si arricchirebbero i proprietari e gestori? Chi pensa q09uesto non conosce le realtà”. Lo afferma Marco Bussone, presidente dell’Unione delle comunità montane (Uncem), che chiede in sostanza misure fiscali ad hoc per i comuni delle Alpi e degli Appennini.

“Di certo una imposta unica, a forfait, è – avverte Bussone – l’unico strumento per garantire sopravvivenza a una rete di commercio storica o nuova, attorno alla quale la comunità si ritrova e si riconosce. Lo spiegheremo al Ministro Tria e ai tecnici Mef.

Lo avevo anche scritto a settembre a Carlin Petrini, che con noi aveva chiesto alla politica interventi strutturali per salvare le botteghe di paese. La fattura elettronica di certo non le aiuta. Le penalizza”. L’Uncem, fa sapere ancora il suo presidente nazionale, “è preoccupata per un trend che potrebbe diventare ancor più negativo visti ad esempio i complicati sistemi di gestione della fatturazione elettronica nei Comuni montani e dunque nelle aree dove è ancora forte il divario digitale.

Dove i commercianti, i titolari di bar e negozi sono anziani e i numeri del fatturato in calo, la svolta digitale – che Uncem incoraggia da sempre, ma consapevole delle difficoltà strutturali legati alla mancanza di rete – potrebbe comportare un forte danno per i territori, causando, in un concorso negativo di situazioni, anche la chiusura degli esercizi di vendita e somministrazione.

Prendiamo un piccolo Comune di 500 o 700 abitanti – evidenzia ancora Bussone – dove abbiamo un solo negozio che fa le classiche pluriattività del territorio, vendita di generi alimentari, di tabacchi e giornali. È un punto importante per quel comune, un ancoraggio sociale. Giovane o meno sia chi lo gestisce, la fattura elettronica – conclude il presidente dell’Uncem – diventa l’ennesima scure che cade sul suo percorso, già accidentato e difficoltoso”.

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