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Uova contaminate, Nas ne sequestrano oltre 92.000

Nell’inchiesta due le ipotesi sull’uso fipronil

Roma (Adnkronos) – Lo comunicano i carabinieri del Nas spiegando le attività di controllo, “attualmente in piena fase esecutiva sull’intero territorio nazionale, hanno evidenziato due ulteriori positività di uova contaminate per presenza della sostanza insetticida denominata fipronil rispetto a quelle già comunicate dal ministero della Salute“.

”Gli esiti preliminari dell’attività dei Nas – si legge in una nota – si innestano nel più ampio ad articolato piano di controllo disposto dal ministero della Salute, elaborato per monitorare i prodotti a base di uova sia di provenienza estera che di produzione nazionale, al fine di rilevare eventuali situazioni di contaminazione” con l’insetticida il cui uso è vietato negli allevamenti di animali impiegati per produzioni alimentari destinate al consumo umano.

”Dopo un primo rintraccio e blocco di prodotti pericolosi o sospetti provenienti dall’estero, una seconda fase operativa sta interessando l’intera filiera nazionale del comparto degli ovoprodotti, alla quale i carabinieri dei Nas partecipano attivamente con interventi ispettivi, campionamenti e sequestri cautelativi di prodotti di varie tipologie”, conclude la nota dei militari dell’Arma, sottolineando che i dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa presso la sede del comando carabinieri per la Tutela della Salute.

Nelle verifiche nelle ultime ore dei carabinieri dei Nas di Viterbo e Ancona sono state sequestrate in totale 60 mila uova per consumo umano, 32.000 per alimentazione zootecnica, 3 capannoni per allevamento con 27 mila galline ovaiole e un centro di imballaggio uova. Il comandante, generale Adelmo Lusi, ha detto che a Viterbo il sequestro ha riguardato più 53.000 uova per alimentazione umana, più 32.000per alimentazione zootecnica e 15 mila galline; ad Ancona 6.000 uova (per alimentazione umana), e 12.000 galline.

I carabinieri dei Nas stanno ora valutando un’eventuale denuncia penale per i proprietari degli allevamenti che potrebbero ricevere anche una denuncia amministrativa con possibile perdita di autorizzazione al commercio. I reati ipotizzati sono attentato alla salute e immissione in commercio di alimento adulterato.

Due le ipotesi dei Nas su uso fipronil

I Nas, è stato spiegato, hanno partecipato a tutto il sistema integrato di controllo nazionale sia per rintracciare i flussi commerciali di prodotti esteri a base di uova indicati come contaminati (sequestrando ovoprodotti liquidi o in polvere nonché preparati per omelette e dolci destinati principalmente alla ristorazione etnica) sia nelle fasi di campionamento di prodotti nazionali disposto dal ministero della Salute.

In questo ambito i Nas anche assieme alle Asl hanno compiuto 253 ispezioni in allevamenti, centri di distribuzione e lavorazione delle uova, industrie e laboratori di produzione di dolci, salse e paste all’uovo sequestrando cautelativamente oltre 91 mila chili di uova e ovoprodotti. Si è in attesa dei risultati delle analisi di 107 campioni inviati ai laboratori degli Istituti zooprofilattici di Teramo e di Roma.

Su disposizione della direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute, sono in corso ulteriori ispezioni per verifica presso allevamenti la possibile detenzione illecita di farmaci o sostanze non autorizzate indebitamente utilizzate. Inoltre insieme alle Asl regionali si stanno campionando “matrici ambientali” cioè uova in guscio, pelle e grasso, mangimi e acque di abbeveraggio.

Un lotto di patate delfino e quattro tipi di pasta fabbricati in Francia con uova provenienti dal Belgio e dall’Olanda sono stati inseriti dal ministero dell’Agricoltura nella lista dei prodotti contaminati dal Fipronil, l’insetticida dannoso per la salute umana. I prodotti sono stati ritirati dal mercato, anche se il ministero ha assicurato che non presenterebbero “rischi per la salute”.

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