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Valdastico, Dorigatti: “Quest’opera non s’ha da fare”, proteste a Trento. Rossi: “Provincia che è sempre stata, che resta oggi e che sarà contraria alla Valdastico” (FOTO)

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Il confronto dei comitati territoriali anti-Valdastico con Rossi. Che assicura il “no” della Provincia che parteciperà però al Tavolo del governo per valutare le proposte

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Trento – Sala Rosa della Regione gremita a Trento da oltre 100 aderenti ai Comitati anti-Valdastico, che hanno chiesto e ottenuto di incontrare il presidente Rossi, altri componenti della Giunta e i consiglieri provinciali nella pausa dei lavori dell’assemblea legislativa. Dopo il recente annuncio del possibile rilancio del progetto di completamento dell’autostrada A31 verso nord per collegare Veneto e Trentino, annuncio legato all’ipotesi di un nuovo sbocco dell’infrastruttura nel nostro territorio, i Comitati spontanei dei cittadini dei Comuni dei territori interessati si sono incontrati a Caldonazzo e hanno designato come loro portavoce Emanuele Curzel,

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“Il presidente Rossi – ha esordito Curzel – ha rilasciato alla stampa dichiarazioni  che ci sono sembrate contraddittorie rispetto al no precedentemente espresso dalla Provincia”. No motivato dalla volontà di soddisfare con quest’opera solo gli interessi economici e politici della Regione Veneto, senza tener conto delle ripercussioni negative che si verificherebbero in Trentino dal punto di vista ambientale, ad esempio in termini idrogeologici a causa delle gallerie, ma anche sotto il profilo finanziario, perché il traffico lungo il tratto nord della Valdastico non porterebbe cderto ad un attivo.

“Sulla Valdastico è già stato detto tutto – ha concluso Curzel – e non servono quindi altri studi per dire che quest’opera non va fatta. Perfino le comunità della Valsugana hanno preso atto che la Pirubi ridurrebbe solo in minima parte il traffico in quest’area”. I comitati dei cittadini chiedono quindi ai politici trentini di non tornare indietro rispetto al rifiuto della nuova arteria stradale e alla scelta di una mobilità alternativa sostenibile. “Questa lotta è la lotta della nostra generazione”, ha concluso il portavoce salutato da un lungo applauso di approvazione.

Nel prendere la parola il presidente della Giunta Ugo Rossi ha tenuto a distinguere le notizie veicolate e diffuse dalla stampa, e le informazioni basate sulle norme e sulle scelte compiute dalla Provincia sia in passato sia oggi.

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Provincia che è sempre stata, che resta oggi e che sarà anche in futuro, se la maggioranza politica non cambierà, assolutamente contraria al completamento dell’autostrada della Valdastico. Per due ragioni: innanzitutto – ha spiegato Rossi – perché questo nuovo tratto di autostrada costituirebbe un collegamento veloce utile forse al Veneto ma dannoso e insostenibile per il Trentino, considerato il carico che comporterebbe al nostro; e in secondo luogo perché gli investimenti della Provincia sulla ferrovia ai fini del trasporto merci continueranno.

Sul piano delle normative, il presidente ha ricordato che con una legge approvata nel 2008 la Provincia ha previsto non un’autostrada ma la possibilità di realizzare un corridoio di collegamento con il Veneto nella zona est del Trentino. Le norme dicono inoltre che perché lo Stato possa portare avanti un progetto di nuova autostrada occorre un’intesa con la Provincia. “Intesa – ha puntualizzato Rossi – che vuol dire che se non vi può essere da parte nostra un potere di veto, non possono neanche essere scavalcate le ragioni di una Provincia che a quest’opera si oppone. Ecco perché serve un Tavolo di confronto dove le ragioni del sì e del no si confrontino apertamente”.

Tavolo che è stato da poco proposto dopo che la questione Valdastico è risorta a causa dell’approssimarsi della scadenza della concessione europea per la gestione di un’altra autostrada. E la Provincia, pur rimanendo contraria all’autostrada, non poteva rifiutarsi di partecipare. Cosa accadrà ora? “Innanzitutto – ha risposto Rossi – il governo nazionale spera che con la proposta del Tavolo Bruxelles rinvii la scadenza della concessione. In secondo luogo se al Tavolo arriveranno proposte di tracciato alternative, come Provincia ci riserveremo di valutare ogni progetto per verificare se produrrà un saldo attivo per noi in due sensi: risolvendo i problemi del traffico nella zona di Caldonazzo; e senza aggravare la pressione del traffico lungo la statale della Valsugana e su Trento”.

Il presidente ha inoltre segnalato che anche nel caso in cui si arrivasse ad un progetto di tracciato, i tempi non sarebbero brevi e il risultato sarebbe tutt’altro che scontato, perché la Provincia dovrebbe comunque attivare la procedura di VIA e “addirittura promuovere una modifica del PUP con un percorso che garantirebbe il massimo del coinvolgimento e della partecipazione di tutti i soggetti interessati”. In sintesi, ha concluso Rossi, la Giunta provinciale è politicamente contraria alla Valdastico, ma non si aggrapperà alle norme per porre il veto, “perché portare all’eccesso le regole permetterebbe paradossalmente al governo di scavalcarci”. Per questo occorre mettere in campo tutti gli accorgimenti possibili.

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Insomma, se siamo sfavorevoli alla Pirubi dobbiamo verificare anche eventuali nuove proposte di tracciato evidenziando le problematiche derivanti di un nuovo sbocco della galleria a Trento. Dopo un paio di botta e risposta fra la sala e Rossi, a tirare le conclusioni è stato il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. Che ha messo in evidenza quattro concetti. Primo: da quest’assemblea è emerso chiaro il messaggio che quest’opera non s’ha da fare (affermazione che ha provocato un immediato e forte applauso del pubblico). Secondo: in ogni caso la Giunta ha l’obbligo di coinvolgere i territori nelle scelte garantendo in tal modo la partecipazione. Terzo: senza l’intesa con il governo non si arriverà a nulla. Quarto: si tratta ora di vedere e analizzare con cura le proposte che arriveranno al Tavolo.

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2 Replies to “Valdastico, Dorigatti: “Quest’opera non s’ha da fare”, proteste a Trento. Rossi: “Provincia che è sempre stata, che resta oggi e che sarà contraria alla Valdastico” (FOTO)

  1. Vergognatevi andate a spendere 40 milioni di euro in una biblioteca e non pensate alla viabilità

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