Due uomini sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i reati connessi alla caccia con mezzi vietati, in orario e periodo di divieto
Borgo Valsugana (Trento) – Due uomini sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i reati connessi alla caccia con mezzi vietati, in orario e periodo di divieto. L’operazione è stata condotta nella notte compresa tra venerdì 3 e sabato 4 settembre – a meno di 24 ore dall’inizio della stagione venatoria – dal personale forestale della Stazione di Castel Ivano, in collaborazione con i guardiacaccia dell’Associazione Cacciatori Trentini. I due uomini avevano abbattuto un maschio di cervo adulto nel territorio del comune di Grigno con armi dotate di visori notturni in un periodo in cui vigeva il divieto di caccia.
La caccia autunnale al cervo e al capriolo si è aperta il 5 settembre, come di consueto la prima domenica di settembre (per il camoscio la stagione venatoria è stata avviata a metà agosto). Oltre all’ordinaria attività di vigilanza, in questo periodo il personale del Corpo Forestale Trentino rafforza l’attività di controllo mirata al controllo delle armi e di possibili fenomeni di bracconaggio.
L’attività di censimento condotta nel periodo primaverile dall’Ente gestore, su delega del Servizio Faunistico, ha evidenziato una riduzione della presenza del capriolo e un aumento significativo di quella del cervo. Per questo motivo i piani di abbattimento approvati dal Servizio Faunistico prevedono tassi di prelievo del cervo in grado di contenere questa espansione. Questo ungulato, se presente in numeri consistenti, causa ingenti danni alla rinnovazione forestale e alle produzioni agricole. Non trascurabili sono anche le motivazioni legate alla sicurezza stradale.