Dopo quasi 8 anni, è stato ritrovato in queste ore nei boschi del monte Totoga, in località “Cortella”, grazie ad un escursionista, il corpo senza vita di Dino Zortea. Era scomparso da casa dal dicembre 2013
Primiero/Vanoi (Trento) – E’ stato ritrovato nella giornata di sabato 27 marzo nei boschi in quota sul monte Totoga, in località ‘Cortella’ (tra Vanoi e Primiero) il corpo senza vita di Dino Zortea, scomparso da casa nel lontano dicembre 2013.
L’uomo era stato cercato per molti giorni in quel periodo, con il supporto dell’elicottero e dei cani molecolari, senza però nessun esito.
Sabato 27 marzo, il ritrovamento da parte di una persona che camminava nel Vanoi, nei boschi del monte Totoga, in zona Cortella, alla ricerca di corna di cervo.
Immediato l’intervento sul posto dei carabinieri della stazione di Primiero e successivamente della famiglia, che ha riconosciuto gli oggetti personali dell’uomo.
Sabato in tarda serata il recupero della salma. Martedì 30 marzo alle 14.30 nella chiesa di Fiera – Pieve l’ultimo saluto a Dino Zortea.
Le prime ricerche in valle nel 2013
Un centinaio di uomini dal 12 dicembre 2013 lo cercavano in tutto il Primiero Vanoi ma anche nei territori vicini anche con l’elicottero, senza alcuna notizia. Dino Zortea, era scomparso da casa di prima mattina con zaino e tenuta da montagna. Il ritrovamento in queste ore nei boschi della Cortella tra Vanoi e Primiero. Una caduta o un malore all’origine della disgrazia
Zortea, nativo di Prade di Canal San Bovo, aveva abitato ad Arco e di recente viveva a Fiera di Primiero. Appassionato di sport estremi come arrampicata, sci alpinismo, ghiaccio, canoa, parapendio, conosceva bene tutta la zona, dalle Pale di San Martino alle Vette Feltrine fino al Vanoi, con i suoi sentieri e rifugi.
Era uscito di casa poco dopo le 5 del mattino, lasciando la sua abitazione e dicendo di voler fare una escursione e che probabilmente avrebbe pernottato in qualche bivacco. In tenuta da montagna, pantaloni sportivi color ruggine, maglietta color lilla e piumino azzurro, aveva lasciato l’auto in garage e si era avviato a piedi.
L’allarme ai carabinieri di Transacqua
Dopo l’allarme dato dalla moglie ai carabinieri di Transacqua, erano stati attivati tutti i corpi di volontari e militari della zona, compreso l’elicottero del 118 della Provincia che ha portato vigili del fuoco e uomini del soccorso alpino in varie zone e località, come rifugi, casine forestali, baite conosciute, in modo da coprire un po’ tutto il territorio.
Circa 100 uomini erano stati impiegati nella ricerca: vigili del fuoco volontari dei Corpi di Primiero, Mezzano, Imer, Canal San Bovo, San Martino di Castrozza, uomini del Soccorso alpino di Primiero e Canal San Bovo, Guardia di Finanza di Passo Rolle, forestali e carabinieri, oltre all’elisoccorso con il supporto dei cani molecolari della scuola provinciale di Trento che hanno fatto un tentativo di trovare le tracce partendo dall’abitazione.
La sospensione delle ricerche
Il 17 dicembre 2013, in seguito alla riunione congiunta tenutasi a Primiero fra i responsabili delle organizzazioni che hanno partecipato alla ricerca di Dino Zortea (Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, Forze dell’Ordine), era stato deciso di sospendere le attività in ambiente. La decisione era avvenuta dopo aver preso atto della mancanza di elementi utili alla prosecuzione della ricerca.