Al cattedratico nativo di Rovereto un omaggio speciale a 35 anni dalla scomparsa
Ascea (Salerno) – È dedicata alla figura di Mario Untersteiner la XIX edizione di VeliaTeatro, il festival di teatro antico dal 6 al 22 agosto nel Parco Archeologico di Elea-Velia, ad Ascea (Salerno), nel Cilento. Insigne filologo e storico della filosofia e del teatro antichi, Mario Untersteiner, nato a Rovereto e morto nel 1981, viene celebrato in accordo e con il patrocinio del Comune e della Biblioteca Civica “Girolamo Tartarotti” di Rovereto, d’intesa con ilLaboratorio Dionysosdell’Università di Trento, diretto dal professore Giorgio Ieranò, e con i patrocinidell’Università degli Studi di Milano e del Liceo Classico “Giovanni Berchet” di Milano, dove lo studioso insegnò agli inizi della sua carriera.
Nel corso della serata inaugurale del festival, il prossimo 6 agosto(ore 21), a 35 anni esatti dalla sua scomparsa, Alice Bonandini, ricercatrice dell’Università di Trento e curatrice del Progetto “Il fondo Untersteiner” presso la Biblioteca Civica “Girolamo Tartarotti” di Rovereto, interverrà nel ricordo dell’illustre antichista. Nella pubblicazione contenente il programma di sala di VeliaTeatro, sarà inseritauna presentazione dell’opera di Untersteiner, dedicata in modo particolare ai due temi che più lo avvicinano a VeliaTeatro: gli studi sulla filosofia eleatica e quelli sulla tragedia. Tra le iniziative volte a evidenziare l’importanza di un personaggio di grande rilievo per la cultura classica in Italia e in Europa, la proposta di valorizzare il cospicuo materiale del Fondo Untersteiner, donato alla Biblioteca Civica “Girolamo Tartarotti” di Rovereto e comprendente la preziosa biblioteca, i manoscritti inediti e l’epistolario dello studioso.
Mario Untersteiner, nel corso della sua lunga e proficua attività scientifica e accademica, si è occupato di filosofia greca – concentrandosi in modo particolare sui filosofi eleatici (Senofane, Parmenide, Zenone), sui sofisti, su Aristotele e Platone – e di tragedia (Eschilo, Sofocle), e si è interessato dell’evoluzione del pensiero greco tra mythos e logos.
E proprio per l’impegno e il penetrante studio relativi a questi capitoli della storia del pensiero tanto cari a una manifestazione come VeliaTeatro, dedicata al teatro antico e ospitata nel luogo che fu la patria di Parmenide e della filosofia eleatica ed è oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco, la XIX edizione dell’evento viene organizzata nel ricordo del professore Mario Untersteiner. Che fu, solo per citare alcuni cardini della sua opera, il fautore di un approccio laico e razionale al pensiero classico e il padre della nozione di “tragico” quale frutto del contrasto della ragione con quanto appare ormai non più comprensibile e contraddittorio, insito in un patrimonio religioso ancestrale.
Una figura eccezionale di grande studioso, coraggioso e indipendente (mai aderì al Partito Nazionale Fascista) legato alla sua città natale, Rovereto, in quel tempo ancora parte dell’Impero Austro-Ungarico, come pure alla sua Milano, dove fuggì con la famiglia di spirito irredentista nel 1915 e dove completò gli studi liceali e universitari, per poi diventare giovane insegnante al Liceo Classico “Giovanni Berchet” e quindi preside del prestigioso istituto. Prima di intraprendere la carriera accademica alle Università di Genova e di Milano, insegnando Letteratura Greca e Storia della Filosofia Antica.
Riportare il teatro classico nei luoghi della classicità. È l’idea che guida VeliaTeatro, la rassegna sull’espressione tragica e comica del teatro antico che ogni estate, dal 1998, si svolge nel Parco Archeologico di Elea-Velia, ad Ascea, sul litorale del Cilento. Un luogo d’eccezione, dal valore storico-culturale unico: il posto in cui vissero nel V sec. a.C. i celebri filosofi Parmenide e Zenone, il sito di una importante e fiorente colonia magno-greca, oggi preservato quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
Proprio qui, ai piedi della monumentale Torre medievale che domina l’acropoli della città antica, il prossimo agosto è in programma la XIX edizione del festival ispirato al repertorio greco e romano e teso a svelare, attraverso parola e racconto, voce e corpo, le manifestazioni dell’essenza umana. VeliaTeatro, che rappresenta un unicum in Campania, è apprezzato a livello nazionale e internazionale per le sue peculiarità artistiche e il suo stretto legame con l’importante sito archeologico, eredità di un passato da riscoprire ed espressione di un patrimonio da tutelare e preservare.
La XIX edizione di VeliaTeatro, rassegna ideata, promossa e organizzata dall’Associazione Culturale Compagnia Michele Murino Cilento Arte, che gode tra gli altri, dei patrocini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dell’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico, si terrà dal 6 al 22 agosto. Otto gli appuntamenti(tutti alle ore 21) in programma: tra gli spettacoli, due tragedie di Euripide il 6 e 7 agosto (“Elena” e “Alcesti”), in cartellone anche commedie di Plauto (“L’Aulularia”, “Mostellaria”), teatro di ispirazione filosofica (Dal Menone di Platone).
Uno scenario unico: il Parco Archeologico di Elea-Velia
La valenza culturale di VeliaTeatro è avvalorata e rafforzata dallo scenario in cui la manifestazione si colloca: il Parco Archeologico di Elea-Velia che conserva i resti diun’antica e importante città della Magna Grecia. Elea, fu fondata intorno alla metàdel VI secolo a.C. dai coloni di Focea, provenienti dalla costa dell’Asia Minore. È lapatria dei filosofi Parmenide e Zenone, qui vissuti nel V secolo a.C., quindi è unluogo simbolico, che si pone idealmente alle fondamenta del pensiero occidentale.La città, ribattezzata Velia in età romana, fu poi prospero centro di commerci, nonché stazione termale e terapeutica molto apprezzata in antichità.
Oggi è un sito contemplato quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, scrigno di civiltà, storia e natura che si contemperano nel Parco Archeologico. Nel percorso di visita si possono osservare il Quartiere meridionale con gli isolati di età romana, le Terme imperiali, il Santuario di Asclepio, Porta Rosa, eccezionale esempio dell’uso dell’arco in età ellenistica, l’Acropoli con le tracce dell’abitato più antico, il Teatro, i resti delTempio di età ellenistica, la Torre medievale che domina il promontorio, un tempo direttamente bagnato dal mare e oggi distante poche centinaia di metri dalla linea di costa.
Info: www.veliateatro.it – info@veliateatro.it – tel. 334 3266442