Presidente Zaia “Il Veneto merita avere un istituto di riferimento – bene la ristrutturazione di fondo atlante”
Venezia – “Con l’ingresso del fondo Atlante in Veneto Banca, le banche venete hanno un nuovo padrone, che si chiama Atlante. Purtroppo era una storia annunciata, rivediamo il film già visto con la Popolare di Vicenza. Adesso non resta che augurarsi che Veneto Banca, insieme all’istituto popolare vicentino, non diventi uno ‘spezzatino’ sui mercati”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta lo stop alla quotazione in Borsa e l’ingresso massiccio del fondo istituzionale nel capitale sociale della banca della Marca.
“Ricordo che il Fondo Atlante è chiamato a fare una ristrutturazione dei due istituti di credito – avverte il presidente – operazione che in linea di principio dovrebbe durare poco, massimo tre anni. Lo stesso Alessandro Penati, numero uno di Atlante, parlava di un tempo di intervento di 18 mesi. Le prospettive ora sono quelle di vendere le banche, magari a pezzetti, sul mercato, o di farne una fusione. Io, invece, resto convinto che il Veneto abbia bisogno di un istituto di credito di riferimento. E spero, quindi, che si vada verso una fusione tra le due banche e che si possa salvare la parte buona dell’eredità di queste due popolari”.
“Non dimentichiamoci – conclude il presidente – dei 205 mila azionisti delle due banche che hanno visto le loro azioni passare dai 60 euro della Popolare di Vicenza o dagli oltre 40 euro di Veneto Banca ad appena 10 centesimi . Un territorio come il Veneto, che conta oltre 600 mila partite Iva, e che vanta un grande fermento imprenditoriale, non essere privo di una banca di riferimento”.