Lo ha reso noto il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe)
Venezia – Nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, un italiano detenuto per vari reati, tra i quali quello di maltrattamenti in famiglia, ha aggredito un agente di polizia penitenziaria e con un morso gli ha staccato la falange del dito di una mano.
“E’ stata una scena semplicemente raccapricciante, con il detenuto che ha poi sputato sul pavimento la falange del dito strappata”, denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe. “Questo grave fatto deve fare riflettere – prosegue Capece – tanto più se si considera che il detenuto non è nuovo a episodi di intolleranza e violenza nei confronti degli agenti di polizia. Le istituzioni devono darsi da fare per fare in modo che si fermi la spirale di violenza contro i poliziotti penitenziari: dal 1 gennaio 2015 sono oltre 250 i poliziotti penitenziari aggrediti e feriti nelle carceri del Paese”.
“Al 30 giugno a Venezia Santa Maria Maggiore erano detenute 257 persone rispetto ai 160 posti letto regolamentari – denuncia Giovanni Vona, segretario nazionale per il Triveneto del Sappe – Negli ultimi dodici mesi del 2014, nel penitenziario veneziano, si sono contati 2 tentati suicidi di detenuti, sventati in tempo dai poliziotti, e 19 atti di autolesionismo”.