Contro il nucleare e in appoggio del referendum che chiede di vietare le centrali in Italia circa 300 persone di associazioni ambientaliste hanno attuato oggi un flash mob in Piazza San Marco a Venezia.
L’occasione e’ stata data dal 25/o anniversario del disastro di Chernobyl, che giunge poco dopo la crisi nucleare giapponese di Fukushima. Ad organizzare la protesta – tra lo stupore dei turisti – gli aderenti al Comitato che raccoglie oltre 70 associazioni per il si’ al referendum anti-nucleare in Italia.
Associazione Chernobyl Alto Adige-Suedtirol – Sono arrivati in Alto Adige il 21 aprile i bambini bielorussi, che trascorrono un periodo di accoglienza lontani dalle zone contaminate in cui vivono. Lo rende noto l’associazione Chernobyl Alto Adige-Suedtirol, sezione di Bressanone, spiegando che per questa primavera sono 17. Vengono accolti a Bressanone, al Renon e a Lana. Resteranno fino al 29 maggio e domani sara’ il loro primo giorno di scuola nelle rispettiva localita’ di soggiorno. Sempre domani, 26 aprile, ‘ricorre il triste 25/o anniversario della catastrofe di Chernobyl’ ricorda l’associazione.
Duemila croci in ricordo di Cernoby l- Roma Alle prime luci dell’alba attivisti di Greenpeace hanno trasformato il Circo Massimo in un memoriale a cielo aperto piantando duemila croci per ricordare le vittime della tragedia nucleare di Cernobyl nel giorno del 25/mo anniversario dell’esplosione del reattore. ‘Queste croci ricordano simbolicamente le vittime di Cernobyl – dichiara Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace Italia – ciò che abbiamo imparato dall’incidente è che l’energia nucleare è troppo pericolosa per avere un futuro. Una lezione che molti governi, compreso il nostro, si ostinano a ignorare’. Sulle croci piantate dagli attivisti di Greenpeace c’è anche la data del 12-13 Giugno 2011, quando dovrebbe tenersi il referendum sul nucleare che il governo italiano sta cercando di affossare. Secondo Greenpeace ‘il governo, che è responsabile di aver cercato di riportare il nucleare in Italia, cerca solo di prendere tempo e di confondere i cittadini’. E’ ‘paradossale che a meno di due mesi dal referendum gli italiani non sappiano ancora con sicurezza se verranno chiamati a decidere su un tema tanto importante come quello del nucleare. Il governo, invece di sabotare il referendum cercando di truffare gli italiani, deve dichiarare una volta e per sempre la fine del nucleare in Italia, prendendo impegni solenni per promuovere le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica’ afferma Barbera. ‘Le conseguenze del disastro di Cernobyl interessarono tutto il continente europeo e persistono ancora oggi’ sottolinea l’associazione ambientalista. Uno studio pubblicato da Greenpeace nel 2006 indica che sulla base delle statistiche oncologiche nazionali della Bielorussia, i casi di cancro dovuti alla contaminazione di Cernobyl sono stimati in 270mila di cui 93mila letali nei 70 anni successivi all’incidente. E a marzo scorso una squadra di esperti di Greenpeace ha realizzato una serie di analisi nella regione circostante la centrale, riscontrando sia un rischio per la fragilità del sarcofago che attualmente copre il reattore, sia la presenza di alimenti contaminati nella zona.