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Venezia, minaccia di dar fuoco a ex moglie e a suo datore di lavoro: arrestato

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Ha cosparso i due di benzina: le loro urla hanno richiamato l’attezione del questore che è intervenuto

 carabinieri112

Venezia – Ha minacciato di dar fuoco alla ex moglie e al suo datore di lavoro, ma l’intervento della polizia ha evitato l’ennesimo dramma dalla gelosia. E’ successo verso le 22.30, a Venezia e l’uomo, un romeno di 36 anni, è stato arrestato.
Nel 2011 la moglie del 36enne lo aveva lasciato perche’ aveva sperperato tutti i risparmi della famiglia al gioco d’azzardo. Già all’epoca lui, non riuscendo a rassegnarsi alla fine della storia, aveva minacciato e picchiato la ex. In seguito, nel 2013, la vittima ha deciso di riprovare a riallacciare i rapporti per il bene dei figli. I due si sono trasferiti in Italia e mentre lui ha iniziato ad arrangiarsi con lavori saltuari, lei ha iniziato a lavorare in un piano bar.
L’impiego ha fatto scattare la molla della gelosia nel marito, convinto che il rapporto tra la moglie e il titolare del locale non fosse solo professionale e che lei, sempre da parte del suo datore di lavoro, fosse stata avviata alla prostituzione.
Dopo ulteriori episodi di violenza, la donna ha deciso di lasciarlo, di allontanarsi da casa e cambiare numero di telefono. Ma lui, proprio ieri sera, l’ha vista mentre insieme a una collega e al suo principale si stava dirigendo al locale per lavorare.
A questo punto l’uomo ha insultato la ex e l’ha cosparsa di benzina: il datore di lavoro ha tentato di frapporsi e a quel punto il romeno ha gettato la benzina anche su di lui per poi cospargere se stesso e minacciare con un accendino di azionare il fuoco nei confronti di tutti e tre.
Le urla hanno pero’ richiamato l’attezione del Questore di Venezia che stava rientrando al commissariato di San Marco ed è dunque intervenuto. La donna e il datore di lavoro sono stati fatti entrare nel commissariato e il 36enne, dopo diversi minuti, è stato convinto a consegnare l’accendino ed è scoppiato in lacrime. L’uomo è stato successivamente arrestato per atti persecutori.

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