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Venezia si spopola e le fanno il funerale, ma il Comune nega

Gli abitanti sono scesi sotto la soglia "critica" dei 60mila: un limite che, secondo l’associazione Venessia.com segna una sorta di punto di non ritorno verso il declino abitativo della città e la sua conseguente morte.

Il Corteo acqueo è composto da una Balotina (imbarcazione colorata caratteristica) vogata dalla Remiera Casteo e da Carorline messeci a disposizione dal Coordinamento delle Remiere di Giovanni Giusto che ringraziamo in anticipo.

Davanti la sede comunale il corteo funebre da terra col trasporto della bara fuxia, la lettura dei telegrammi dedicati a Venezia e della poesia di Gilberto Gasparini. A decretare che il Funerale di Venezia non è un funerale di morte ma di rinascita ci sarà il famoso attore Cesare Colonnese con una sua performance.

Sul sito di venessia.come si legge l’invito degli organizzatori ai residenti storici: "i veneziani che abbiano entrambi i genitori e i nonni veneziani potranno sottoporsi al Test commissionato ad un istituto americano da parte del National Geographic per la ricerca delle radici veneziane tramite dna.

Siamo positivamente sorpresi – scrivono gli organizzatori – dell’attenzione dei media, rara quando si tratta di ricerche scientifiche, verso il progetto Genographics (maggiori informazioni sul sito Internet: https://genographic.nationalgeographic.com/genographic/index.html) e più precisamente verso la parte dello studio che riguarda Venezia, ma riteniamo che sia stata fatta un po’ di confusione sulla natura e gli obiettivi del progetto» spiega Fabio Carrera, docente presso il dipartimento Interdisciplinary and Global Studies del Worcester Polytechnic Institute (sito Internet: www.wpi.edu ) e direttore del Venice Project Center (http://www.venice2point0.org/) dello stesso ateneo del Massachusetts (Usa).
Il progetto Genographics, sostenuto dalla National Geographic Society e sponsorizzato dall’Ibm nasce nel gennaio 2008 per cercare di ricostruire i percorsi degli antichi flussi migratori attraverso l’analisi del genoma umano – prosegue Carrera – Obiettivo del progetto è raccogliere 100mila campioni di Dna su scala globale con scopi chiaramente antropologici e – non serve nemmeno precisarlo – senza alcuna intenzione di isolare razze pure o di dare adito a speculazioni che nulla hanno di scientifico.

La parte del progetto che si occupa del Triveneto è inserita nel settore di studio denominato Molecular Genetic Analyses of Western/Central European Populations e che fa capo operativamente all’Università “Pompeu Fabra” di Barcellona (sito internet: http://www.upf.edu/ ) – prosegue il docente – Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito di Venessia.com ad essere ospitati all’interno della loro manifestazione “Il Funerale di Venezia” semplicemente perché così sarebbe stato per noi più facile reperire 350 volontari maggiorenni intenzionati a sottoporsi al tampone salivare.

I tamponi raccolti, identificati da un numero di codice conosciuto solo dal volontario, verranno conservati presso l’Istituto di Evoluzionistica dell’Università “Pompeu Fabra” di Barcellona. Non verranno utilizzati per ricerche sulla situazione sanitaria del volontario o dei suoi antenati più prossimi e potrà esserne richiesta da parte del volontario in qualunque momento la distruzione – precisa in conclusione Carrera – Comunque è dal 1988 che il Worcester Polytechnic Institute svolge ricerche a Venezia ma mai come questa volta avevamo ottenuto una tale risonanza mediatica".

La replica del Comune –
"Alla data di venerdì 13 novembre, l’Ufficio Statistica del Comune registra 60.025 residenti nella città storica (27.688 maschi, 32.337 femmine). Con la motivazione della discesa della popolazione sotto la soglia dei 60 mila residenti, c’è chi ha organizzato per domani un funerale della città.Ma questa soglia non è ancora stata sfondata, sia pure per 25abitanti e quindi sarà come fare «un funerale a babbo vivo, che in genere porta un pò di sfortuna". Lo sottolinea una nota del Comune di Venezia riportando un commento dell’assessore comunale alle Politiche della residenza, Mara Rumiz, che ha illustrato nuovi dati sulla residenza e sugli immobili residenziali a Venezia.

L’assessore ha definito "un po’ strano" il fatto che soltanto a Venezia si fotografi la popolazione di una sola parte della città, e, pur ammettendo la differenza con la terraferma, ha rilevato che molto più corretto è tener presente tutta la realtà insulare, i cuiabitanti sono 90 mila (60 mila in città, 30 mila nelle isole).

Mara Rumiz ha precisato che parlare di "esodo" è oggi improprio: il massiccio saldo negativo per lo spostamento di abitanti verso la terraferma, durato più di trent’anni, si è esaurito, e oggi c’è un forte interscambio tra flussi in entrata e in uscita, tanto che nel 2008 il saldo è stato positivo, sia pur di sole 34 unità, ed eguale tendenza si sta verificando quest’anno.

Categories: NordEst
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