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Vicenza, il Tribunale di Bassano rimarrà aperto per altri cinque anni

Zaia “Vinta la prima importante battaglia, adesso avanti per vincere la guerra”

Bassano del Grappa (VI) –  “Abbiamo vinto, insieme a tutta la città di Bassano, una battaglia, importante perché blocca di fatto un inaccettabile e penalizzante trasferimento ‘materiale’, ma la guerra dobbiamo ancora vincerla e questo deve essere il nostro obiettivo”. Commenta così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, la decisione del Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, di prorogare per cinque anni con un suo Decreto l’utilizzo degli uffici del Tribunale di Bassano del Grappa (Vi).

“Non posso che accogliere con grande piacere questa decisione che premia l’impegno che abbiamo profuso in tanti per salvaguardare questo presidio di buona giustizia, rapida ed efficiente, al servizio di un territorio di primo piano per l’economia italiana – prosegue Zaia –, ma potrò dirmi del tutto soddisfatto solo quando scomparirà per sempre dalle norme e dagli atti ministeriali la parola ‘soppressione’ riferita al Tribunale bassanese”.

La decisione del Ministro è motivata dalle “sopravvenute ulteriori criticità organizzative e funzionali in ordine al già programmato utilizzo del nuovo palazzo di giustizia di Vicenza”. E poiché “dette problematiche possono incidere negativamente sulla funzionalità del Tribunale di Vicenza a seguito dell’accorpamento del soppresso Tribunale di Bassano del Grappa”, è necessario autorizzare per un periodo di cinque anni, in applicazione di una legge del 1941 e in deroga alla riorganizzazione delle sedi giudiziarie, l’utilizzo a servizio del Tribunale di Vicenza dei locali ospitanti quello di Bassano.

“Per dirla in parole semplici – continua Zaia – si autorizza il Tribunale di Vicenza a utilizzare gli spazi di quello di Bassano. Ma noi dobbiamo spostare la questione oltre i problemi strutturali: la sede di Bassano deve tornare a essere autonoma anche dal punto di vista giurisdizionale, altrimenti continuerà a incombere sulla testa dei cittadini e sull’economia del territorio l’inaccettabile spada di Damocle della chiusura del Tribunale. Questo ho sempre spiegato al Ministro Cancellieri e mi auguro che il Decreto di proroga serva da apripista a una vera e decisiva rivisitazione della riforma della geografia giudiziaria che ha ingiustamente e assurdamente tagliato uno dei Tribunali italiani che funzionavano meglio”.

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