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12 milioni di euro ai Comuni di confine

Via libera dalla Commissione per la gestione dell'Intesa tra la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento, al piano triennale per gli interventi.

Si tratta di un progetto comune tra Veneto e Trentino, che intende favorire la cooperazione tra i comuni di confine. L'incontro fra i vertici dei due territori è avvenuto a Palazzo Balbi, al quale hanno partecipato il Presidente del Veneto Giancarlo Galan e il Presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai, assieme alle rispettive delegazioni.

Il programma degli interventi 

Per il primo anno, le due amministrazioni intervengono con 12 milioni di euro (10 Trento e 2 il Veneto). Il Programma Triennale degli interventi da realizzare sul territorio è il frutto dell'elaborazione di un gruppo di lavoro paritario che riunisce i tecnici delle due amministrazioni.

Il presidente Galan ha sottolineato che dietro a tutto questo c'è una "invenzione", in quanto è uno strumento appositamente creato, che "nessuno ci ha insegnato o imposto". La positiva collaborazione con la Provincia di Trento ha consentito infatti di dar vita ad un'impostazione innovativa per dare risposte concrete ai comuni delle aree di confine. Adesso partirà la fase operativa – ha aggiunto Galan – e gli enti locali potranno presentare i progetti. Sul merito del programma di interventi, Galan ha evidenziato il principio della compartecipazione alla spesa da parte dei comuni, "un principio sacrosanto che dovrebbe essere sempre applicato".

Anche Dellai ha espresso soddisfazione per questo ulteriore tassello di un percorso di collaborazione che punta a privilegiare i progetti per lo sviluppo del territorio. Ha inoltre messo l'accento sulle caratteristiche dell'intesa pensata per essere uno strumento di medio e lungo periodo, a cui potranno concorrere anche altre fonti di finanziamento come quelle statali. Per il presidente trentino, si tratta di "un bell'esempio di come i confini, anziché dividere, possano rappresentare occasione di collaborazione e di amicizia. Un Trentino, insomma, che difende la propria autonomia ma – ha spiegato Dellai – senza chiudersi gelosamente su se stesso per proporre, al contrario, formule all'insegna della responsabilitá, tanto dentro quanto all'esterno dei confini provinciali". Fra i sessantuno comuni che rientrano nell'intesa, ventinove di questi sono trentini. Tutti gli interventi che verranno proposti devono avere carattere transfrontaliero e raggiungere obiettivi di integrazione dell'area di confine oggetto dell'intesa.

Infrastrutture, Servizi e Sviluppo economico

I coordinatori dei gruppo tecnico, l'assessore Oscar De Bona per il Veneto e l'assessore Gianluca Salvatori per Trento, hanno poi illustrato le linee e i contenuti del Programma triennale che individua tre macro-settori di intervento (Opere e Infrastrutture, Servizi pubblici e Sviluppo economico), sulla base dell'analisi condotta sul contesto territoriale interessato dall'Intesa (61 comuni compresi nelle aree geografiche del Garda e Montagna Veronese, Montagna Vicentina, Montagna Bellunese Occidentale e Provincia di Trento) e sulla popolazione residente.

Sono stati considerati alcuni indicatori di disagio (spopolamento, tasso di invecchiamento, abbandono delle superfici agricole) che determinano la quota di cofinanziamento a carico degli enti locali (20%, 15% oppure 5% per i comuni a "bassa crescita"). Il programma dovrà ora essere approvato dalla Giunta regionale veneta e dalla Giunta della Provincia autonoma di Trento ed entro il 1° settembre andranno presentate le domande con le proposte di progetti. Si conta di partire con la realizzazione dei primi interventi – che dovranno vedere coinvolti almeno due comuni confinanti – per l'inizio del 2009.

Categories: NordEst
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