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1964 – 2014 il Rallye di San Martino nella storia, Taufer sempre in prima linea tra i molti volontari

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12 – 13 settembre 2014 a San Martino tra antico e moderno, il rallye che crea un’atmosfera: “Abbiamo tutti la responsabilità di mantenere ad alto livello un patrimonio sportivo incancellabile”

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San Martino di Castrozza (Trento) – Dall’album dei ricordi di Giorgio Taufer, nume tutelare per i nuovi adepti della San Martino Corse capitanati da Cristian Marin, una spinta formidabile per rinverdire la magia di una sfida che fu inventata dal conte Bovio e dall’avvocato Stochino, veneziano trapiantato nella Valle del Primiero dove amava trascorrere le vacanze.

Wrc, storico e regolarità sport

Sarà un Rallye uno e trino: non solo gara moderna valida come quinta prova del tricolore Wrc, ma abbinati anche rallye storico e regolarità sport per allargare la compagnia di giro al maggior numero di appassionati. Dopo l’aperitivo ormai classico con il crono spettacolo del venerdì sera sul piazzale Rosalpina, previsti al sabato due passaggi sulle prove speciali del Manghen, di Val Malene e Gobbera. 

“La Storia chiama, Storici rispondete!” è l’appello della scuderia con vista sulle Pale: “Iscrizione gratuita ai primi cinquanta concorrenti che si faranno avanti entro il 15 agosto per partecipare a rallye storico e regolarità sport, in cambio di un soggiorno per il weekend che si concluderà con una grandiosa festa bavarese. L’anno scorso – spiega Marin – abbiamo fatto uno sforzo economico rivolto al rally moderno. Stavolta riteniamo giusto spingere l’acceleratore sul rallye storico perché siamo orgogliosi della nostra tradizione”.

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Il Rallye nella storia

Il Rallye che fu di Luigi Stochino e Pietro Bovio si appresta ora a celebrare il cinquantesimo anniversario dalla nascita (1964, appuntamento al 12/13 settembre 2014) tornando sul Manghen, la “cima Coppi” di una corsa che ha un guardiano formidabile in Giorgio Taufer, ‘sanmartinot doc’ da una vita.

Con le sue Porsche preparate in casa mica poteva arrivare davanti ai piloti ufficiali, gente del calibro di Sandro Munari, Leo Cella, Alberto Cavallari, Amilcare Ballestrieri, il tedesco Gass. Roba da notti insonni e nervi scoperti, trasferimenti interminabili e controlli orari capestro.

Taufer ai piedi del podio nel 1968 e 1969, ricordi nitidi. “E’ stata una gio

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ventù bellissima – dice adesso in gran forma contando settantadue primavere – in un paradiso terrestre che regala ancora emozioni autentiche come il Rallye. Io poi ho un record imbattibile, il miglior tempo all’università del controsterzo, la speciale di Val Stagna (non valida nell’occasione per il San Martino, ndr) su sterrato che un mese dopo asfaltarono”.

Il mito del ‘Manghen’

E che dire della prova del Manghen? “Anche quella noi la facevamo sulla terra. Buchi colossali, trabocchetti a ogni curva. Oggi è tutto diverso, ma rimane una sfida temibile: tanti chilometri di salita e altrettanti di discesa, tornanti e tornantini, strada stretta e senza guard rail, un attimo di distrazione può esserti fatale”.

Cinquanta anni di Rallye San Martino, cosa aggiungere? “Spero s’iscrivano in tanti alla nostra edizione n. 34. Dev’essere una festa che accomuna storici e moderni – proclama Taufer –, piedi pesanti e amatoriali. Abbiamo tutti la responsabilità di mantenere ad alto livello un patrimonio sportivo incancellabile, e avverto questa consapevolezza nei ranghi compatti della scuderia San Martino Corse”.

Per informazioni chiamare la segreteria (Tel. 043968383) o scrivere a info@rallyesanmartino.com.

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