Il comune di Venezia mette fine ai mendicanti nel centro della città lagunare. La decisione arriva dall'esecutivo comunale che ha esaminato con parere favorevole,il divieto di chiedere la carità per le vie della nota località turistica.
Su proposta del vicesindaco e assessore alla Polizia municipale, Michele Vianello, di concerto con l'assessore alla Tutela del decoro, Augusto Salvadori, la delibera di competenza del Consiglio comunale che modifica il Regolamento di Polizia urbana, introducendo il divieto di mendicita' nelle aree di maggior flusso turistico.
La delibera andra' ora all'esame delle Commissioni consiliari II (Polizia municipale) e VI (Turismo – Tutela del decoro), e quindi al voto in Consiglio comunale, al quale seguira' l'ordinanza del sindaco con l'indicazione delle aree in cui vige il divieto.
La mendicita', riporta il documento, pur non costituendo piu' una contravvenzione penale, provoca di per se' un senso di disagio nei cittadini e negli ospiti di Venezia, lede l'immagine della citta', costituisce talvolta intralcio alla circolazione pedonale nei luoghi di maggior frequenza turistica e suscita una percezione distorta e difforme della realta' in relazione alle iniziative sociali assunte dal Comune nei confronti della poverta'.
Un provvedimento che farà certamente molto discutere, non solo in Veneto.