Max Liebl e sua moglie Annette stanno bene. Sono rientrati a Bolzano in sabato in tarda mattinata. La notte scorsa l'imbarco su un volo Lufthansa per Monaco di Baviera.
Il noto farmacista bolzanino e la moglie, stavano cenando al ristorante dell'Hotel Taj Mahal quando hanno visto entrare in azione i terroristi.
Trentini e Altoatesini in salvo
Tra le persone tratte in salvo all'hotel Taj Mahal di Mumbai, la citta' indiana teatro in queste ore di attacchi terroristici simultanei, c'era anche un farmacista di Bolzano: il 43enne Max Liebl, titolare di una delle piu' antiche farmacie di Bolzano. Il professionista si trova in India assieme alla moglie, una cittadina tedesca, per il viaggio di nozze. Quando il loro albergo e' stato assalito, la coppia e' riuscita a mettersi in salvo grazie all'intervento delle autorita' di sicurezza locali.
Guarda dove si trova la zona interessata dagli scontri
I due, al momento degli attentati, si trovavano in un ristorante; con grande presenza di spirito, si sono buttati sotto il tavolo e, carponi, hanno raggiunto la cucina, da dove sono fuggiti, rifugiandosi in albergo. Li' hanno ottenuto l'aiuto delle autorita' locali e del nostro consolato.
Trentini negli scontri in Thailandia
Un trentino originario di Riva del Garda, ha confermato venerdì che non ci sarebbero situazioni di pericolo particolarmente grave per i trentini presenti in queste ore a Phuket. L'uomo, titolare di un proprio locale sull'isola, conferma che si tratta di una sommossa popolare che non ha nulla in comune con ciò che sta accadendo in India.
Alta tensione in Thailandia, dove il contestato primo ministro, Somchai Wongsawat, fra voci di imminenti colpi di stato militari e senza più un ufficio dove governare a Bangkok, ha dichiarato lo stato di emergenza per sgomberare i due aeroporti della capitale, occupati da migliaia di manifestanti antigovernativi che hanno fermato il traffico aereo.
Il governo è riparato a Chang Mai, nel nord del Paese, per sfuggire alla morsa dei manifestanti. Ma intorno a Bangkok sono schierati anche i carri armati e nel Paese si moltiplicano le voci di un colpo dei militari, tanto che oggi il premier ha intimato ai militari di "restare nelle caserme".
Il capo delle forze armate, generale Anupong Paochina, che aveva intimato al governo di sciogliere il parlamento indicendo nuove elezioni, ha smentito qualsiasi ipotesi di golpe, spiegando che i tank sono stati posizionati "solo per ragioni strategiche". Intanto la Thailandia rimane paralizzata, con un'industria turistica gravemente danneggiata e la paura di violenze tra le opposte fazioni politiche. Da Chiang Mai (570 km a nord di Bangkok), la seconda città del Paese nonché roccaforte del partito di governo, Somchai ha tenuto questa sera un discorso televisivo alla nazione, definendo "molto dannosa per il Paese" l'occupazione dei due aeroporti, costata finora perdite per 3 miliardi di dollari.