NordEst

Trentini in Abruzzo. Dopo i Consiglieri, il Primiero a Paganica

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Vincere la corsa contro il tempo per dare a tutti una casa prima che arrivi l’inverno con l’aiuto irrinunciabile del Trentino, è l’obiettivo immediato degli amministratori abruzzesi a poco più di sei mesi dal terremoto. Il presidente Roberto Bombarda, Giorgio Leonardi, Mario Magnani, Giuseppe Filippin e Marco Depaoli, presente anche in qualità di presidente del Consiglio regionale, hanno incontrato sia le autorità locali che gli operatori trentini ancora impegnati a costruire il più rapidamente possibile altri villaggi nei comuni di S. Demetrio, Onna e Paganica, in cui migliaia di sfollati abbiamo l’opportunità di trovare al massimo entro dicembre una sistemazione dignitosa e meno lontana degli alberghi di cui sono ancora ospiti, troppo distanti dalle loro case distrutte e inagibili.

Dopo essere stati ricevuti a l’Aquila del presidente della seconda commissione permanente del Consiglio regionale abruzzese Luca Ricciuti, che ha evidenziato il problema del difficile passaggio dalla fase dell’emergenza, tutt’ora in corso, a quella della ricostruzione, destinata a durare almeno un decennio, mostrando alla delegazione trentina il centro storico oggi completamente disabitato del capoluogo, il pomeriggio è stato interamente dedicato ai sopralluoghi alle aree dove sono in costruzione le case trentine.

A guidare il gruppo di consiglieri è stato il dirigente del servizio geologico della Provincia Saverio Cocco insieme al responsabile del servizio reti del Comune di Trento Augusto Furlani. Ad attendere i consiglieri a Onna c’era l’assessore alla protezione civile della Provincia di l’Aquila Michele Fina, che oltre a ringraziare la Provincia di Trento sia per le case già consegnate alla popolazione sia per quelle pronte tra qualche settimana, ha sottolineato la preoccupazione dovuta al pericolo di non riuscire comunque a garantire a tutti un’adeguata soluzione abitativa.

"Grazie al vostro lavoro e a quello del governo – ha detto Fina – il problema sarà risolto per 17mila persone, ma non so come riusciremo ad andare incontro alle esigenze di altre 30mila". Per Roberto Bombarda "questa visita ha avuto un duplice significato: portare la nostra solidarietà agli abruzzesi dimostrando che la questa vicinanza rimane nel tempo al di là dei soccorsi iniziali; e manifestare in prima persona la riconoscenza delle assemblee legislative della provincia e della regione sia ai dipendenti della protezione civile sia ai volontari trentini per l’opera eccezionale da loro realizzata in questi mesi, che esprime in modo concreto i valori più veri della nostra comunità".

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