Sono state denunciate 4 persone e sono stati posti sotto sequestro circa 36.000 brani musicali ed ingente materiale tecnico ed elettronico funzionale all’abusiva diffusione in pubblico degli stessi. La violazione della citata normativa costituisce ipotesi di reato in quanto la diffusione abusiva è sanzionata con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da € 2.582 a € 14.494. Sono previste, inoltre, sanzioni di carattere amministrativo pari a € 103,00 per ogni singola opera illecitamente diffusa.
Nell’ambito dell’attività preparatoria finalizzata ad individuare le situazioni di irregolarità, sono state esaminate anche le posizioni di ulteriori 1.142 esercizi pubblici della Provincia di Trento, risultati regolari per aver corrisposto il compenso dovuto. L’operazione mira proprio a tutelare i contribuenti che hanno regolarmente corrisposto quanto previsto della legge, consentendo l’individuazione di chi, al contrario, si pone sul mercato in concorrenza sleale per effetto del mancato pagamento dei cosiddetti “diritti connessi”, dovuti ai fonografici in aggiunta ai diritti riconosciuti agli autori dei brani musicali.
Da evidenziarsi che tutti i soggetti verbalizzati operano nel settore delle discoteche/sale da ballo e, quindi, traggono un diretto vantaggio economico dalla diffusione della musica. La maggior parte dei soggetti la cui posizione è invece risultata in regola con il pagamento dei “diritti connessi”, non utilizzano la diffusione musicale come attività principale (per esempio negozi di abbigliamento, supermercati, banche).