Un capriolo femmina, sempre da abbattere a cura del vincitore, era invece in palio a inizio marzo in una lotteria a Ronzo Chienis, in Trentino. Un caso, quest’ultimo, al vaglio ora del locale Servizio Foreste e fauna. La Lac punta il dito contro la ricaduta turistica negativa di simili casi.
La Lac (Lega per l’abolizione della caccia) definisce incivili le lotterie che hanno in premio un animale da cacciare. ‘Danneggiano – sostiene l’associazione – il buon nome dei trentini e degli altoatesini’. Il primo episodio emerso di recente risale a inizio febbraio, quando una lotteria a Tesido, in Alto Adige, aveva come premio un cervo da cacciare, una serie di oggetti, tra cui auto e motorino, ma anche un vitello allevato in alta montagna.