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Acli Primiero Vanoi Mis: “Festa del lavoro tra angoscia e speranza”

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“In questo tempo viviamo come sospesi tra sentimenti di smarrimento, paura e ansia per la situazione drammatica che la pandemia da Coronavirus ha provocato, ma con la speranza di superare quanto prima questo momento”

Ricordando il pellegrinaggio a San Silvestro e la Festa del Lavoro degli anni scorsi

 

Primiero (Trento) – Le Acli di Primiero Vanoi Mis intendono ricordare il senso della festa del primo maggio dedicata al lavoro anche come monito e fiducia per il futuro.

“Per ovvie ragioni di sicurezza  – scrive la presidenza di zona – le consuete iniziative sono annullate e di conseguenza anche la tradizionale Santa Messa a San Silvestro che da decenni era promossa dalle Acli di zona. Vedremo se in futuro ci sarà la possibilità di ritrovarci magari per un momento di ringraziamento.

L’anno scorso il tema era: “Il Lavoro, quale dimensione di relazione e benessere della Comunità”, quest’anno, come Acli vogliamo condividere l’idea del “Lavoro in sicurezza: per costruire il futuro.

L’emergenza sanitaria ha infatti evidenziato l’importanza di lavorare in sicurezza e con adeguati dispositivi di protezione; sempre la sicurezza sarà il tema centrale per l’avvio della cosiddetta “fase due”, durante la quale è prevista la riapertura delle attività produttive e un allentamento delle restrizioni.

La diffusione della pandemia – sottolineano le Acli – ha comportato per molte persone la perdita del lavoro e la sicurezza economica, facendo emergere in modo trasversale bisogni, fragilità e difficoltà nel definire il futuro. Solo uno sviluppo sostenibile può garantire benessere diffuso e anche minori disuguaglianze, principi che sono da sempre cari alle Acli e che in prospettiva dovranno essere maggiormente condivisi.

In un’epoca dove eravamo convinti di possedere la soluzione di qualunque problema ci siamo dovuti arrendere e siamo stati costretti a prendere le necessarie distanze per mettere in sicurezza noi stessi e gli altri. La sfida è quella di contrastare l’onda di morte, che purtroppo ha colpito molte persone, in particolare gli anziani, coloro che hanno conosciuto la guerra e che più di tutti si sono sacrificati e impegnati per garantire un mondo migliore a figli e nipoti.

Tutti abbiamo compreso che la dimensione della salute è prioritaria e che il comportamento e la responsabilità del singolo sono determinanti per il benessere collettivo. Questa situazione ha anche evidenziato ancor di più le differenze sociali e di conseguenza il diverso disagio di vivere chiusi in casa.

Appena possibile, come Acli, auspichiamo una ripartenza delle attività economiche, dove tutti si possano sentire valorizzati e tutelati, per garantire in sicurezza lavoro e occupazione.

Motivo di preoccupazione è l’incertezza generale che caratterizza il comparto del turismo, essendo questo il settore trainante dell’economia di Primiero. Siamo però convinti che proprio questa situazione porterà a valorizzare e apprezzare ancor di più spazi aperti e incontaminati come la montagna, per rigenerare fisico e mente all’aria aperta. Viste le peculiarità ambientali e paesaggistiche uniche del nostro territorio, siamo certi che sapremo essere ancora attrattivi per molti turisti, magari secondo rinnovati modelli ricettivi.

Un altro aspetto è il bisogno di relazione, che in questo periodo di quarantena è emerso in modo ancora più evidente, compensato in parte dai nuovi sistemi di comunicazione, ma non a disposizione di tutti allo stesso modo e con le stesse capacità. È importante sentirsi parte viva di una comunità attenta a tutti e dove tutti possano partecipare, condividere e contribuire al benessere collettivo anche per evitare il rischio di disgregazione sociale.

I canti sui balconi, i balli silenziosi e distanziati ci dicono proprio questo. Oltre che sui libri di storia anche nella nostra mente resteranno indelebili le immagini di solitudine di Papa Francesco in Piazza San Pietro e poi del Presidente Mattarella sull’altare della Patria in occasione dell’anniversario del 25 aprile. Immagini surreali che ci colpiscono proprio perché testimoniano il bisogno di socialità.

Una volta superata questa emergenza tutti potremo contribuire alla ricostruzione del futuro per promuovere la tenuta economica e sociale, pur nel rispetto dei ruoli e secondo criteri di competenza e concretezza.

Quando la situazione lo consentirà – continua la nota – , è importante che i bambini e i ragazzi possano tornare alla normalità della scuola, luogo di confronto, di relazione, di sperimentazione per crescere insieme, pur riconoscendo la validità della didattica on-line in caso di emergenza come prezioso contatto quotidiano tra insegnanti e alunni.

Come Acli da un paio di anni abbiamo avviato sul territorio il Progetto “Ri-costruire Comunità” in collaborazione con la Comunità di Primiero. Si tratta di un laboratorio di dialogo con le varie realtà e istituzioni del territorio per rigenerare la comunità intesa come casa comune. Lo scopo è di “ricostruire legami” secondo modalità nuove, per leggere insieme i nuovi contesti e per delineare linee di sviluppo sostenibile.

Il percorso ora continua solo con forme di confronto a distanza, ma appena possibile, l’idea è di riprendere le azioni per alimentare il confronto e promuovere una dimensione collettiva e di socialità. La Presidenza Acli di Primiero augura a tutti un primo maggio 2020 di speranza e di fiducia nel futuro”.

In attesa delle nuove disposizioni sull’apertura degli uffici, agli utenti è garantita l’elaborazione delle pratiche telefonicamente al numero 0461277277 o via mail Patronato: fieradiprimiero@patronato.acli.it Acli Servizi: fiera@aclitrentine.it

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