Ben il 75% dei comuni veneti differenzia per oltre il 65%
La situazione della gestione dei rifiuti conferma che il Veneto si colloca ai primi posti tra le regioni italiane quanto a raccolta differenziata. La produzione totale di rifiuti urbani nel 2012 è stata di oltre 2 milioni 213 mila tonnellate, con una diminuzione del 4% rispetto all’anno precedente, attribuibile principalmente agli effetti della crisi economica. La produzione annuale pro capite è stata di 447 kg. per abitante. La raccolta differenziata ha raggiunto il 62,5% del totale (+2,2% rispetto al 2011), per una quantità pari a un milione 383 mila tonnellate. Il raggiungimento di questa percentuale consente al Veneto di superare ormai da sei anni l’obiettivo del 50% previsto dal Piano regionale e da due anni quello del 60% dalla normativa nazionale. La quantità del rifiuto residuo a è stata pari a 831 mila tonnellate (-8,8%). La provincia di Treviso con il 75% si conferma al primo posto nella classifica regionale della raccolta differenziata, segue Belluno con il 65% ma tutte le altre province, ad eccezione di Venezia (53%), hanno raggiunto o superato l’obiettivo del 60% fissato per il 2011.
Il rapporto sulla produzione e la gestione dei rifiuti (urbani e speciali) nel Veneto, realizzato dall’Osservatorio Regionale Rifiuti, è stato trasmesso all’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte che commenta: “sono dati più che positivi, a conferma di un sistema sul territorio che funziona e di una sempre più diffusa sensibilità su questi tema da parte della popolazione che sta dando un contributo fondamentale al corretto recupero dei rifiuti”.
Per quanto riguarda i rifiuti urbani, il 77% dei comuni del Veneto ha già conseguito l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata dei rifiuti. Zenson di Piave (Treviso) ha raggiunto la percentuale più alta (84,42%) tra i comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti; Maser (Treviso) è in testa (con l’85,19%) nella graduatoria dei comuni con popolazione tra i 5.000 e i 15.000 abitanti; Preganziol (Treviso) ha la percentuale più elevata (84,50%) tra i comuni con popolazione compresa tra i 15.000 e i 50.000 abitanti; Rovigo con il 61,24% guida la graduatoria dei comuni con più di 50.000 abitanti. Il rapporto fa inoltre il punto sul recupero di quanto raccolto e i diversi tipi di trattamento, fino all’incenerimento nei tre impianti attualmente in attività (201 mila tonnellate di rifiuto urbano avviate a Fusina, Schio e Padova) o lo smaltimento nelle 12 discariche attive nel Veneto (140 mila le tonnellate smaltite con una diminuzione complessiva del 25%). Dall’analisi sul 2012 risulta infine che il costo medio annuale pro capite per il servizio di gestione dei rifiuti urbani nel Veneto si attesta attorno a 130 euro per abitante. Il rapporto attesta che nel Veneto si registra un “indice di recupero di materia” (IR) superiore al 58% ovvero si recupera oltre il 58% del rifiuto prodotto.
L’assessore Conte sottolinea che per il futuro si proseguirà sulla strada intrapresa, puntando ad aumentare ancora il recupero dei materiali e dare la svolta significativa al ricorso alla discarica come ultima opzione possibile. Sono gli obiettivi fissati anche dal nuovo Piano regionale per i rifiuti urbani e speciali che ha iniziato l’iter per l’approvazione. Per la raccolta differenziata si prevede il raggiungimento come media regionale del 70% nel 2020. Ma va segnalato che nel 2012 sono già 290 i comuni veneti che hanno superato questo valore (pari al 55% dei comuni veneti) e 155 quelli vicini a tale soglia, avendo raggiunto o superato il 65%.