Prima del question time, la prima giornata della seduta dell’assemblea legislativa in aula si è aperta con una breve discussione sul caso della positività al Covid-19 emersa lunedì dopo una trasmisisone tv, del consigliere provinciale Zeni
Trento – Ad una domanda rivolta al presidente dell’Aula dal capogruppo di Futura Paolo Ghezzi in merito alla possibilità condivisa dal Consiglio di effettuare sedute parzialmente in videoconferenza nel caso in cui un componente dell’assemblea legislativa risulti positivo, Kaswalder ha risposto che la conferenza dei capigruppo da lui convocata ieri alle 16.30, vale a dire non appena avuta la notizia riguardante Luca Zeni, ha deciso, sentito anche il responsabile dell’Apss dott. Ferro, di procedere con la seduta in presenza di oggi mantenendo le distanze e indossando tutti la mascherina. Inoltre l’Aula in cui si riunisce il Consiglio provinciale, che appartiene alla Regione, non è attrezzata per poter effettuare collegamenti da remoto.
Lucia Coppola (Futura) ha osservato che su questo tema il Consiglio provinciale “non deve dare dimostrazioni di incoscienza”. “Non capisco – ha aggiunto – perché non si adottino misure adeguate in una situazione che oggi non è più quella del giugno scorso. Occorre dimostrare che le cose qui dentro si fanno bene e in sicurezza”. E ha invitato i capigruppo ad occuparsi seriamente della questione in vista delle prossime sedute. Il presidente Kaswalder ha ricordato che il Consiglio ha sempre affrontato il problema delle misure anti-Covid adottate in aula e in tutte le sedute con la massima serietà, riuscendo così ad evitare i contagi.
Sul tema è intervenuta anche la capogruppo del Pd Sara Ferrari sottolineando che il Trentino non è l’ultimo dei territori in Italia in termini di competenze tecnologiche. E ha invitato il presidente del Consiglio regionale ad attrezzare l’Aula perché si possa lavorare da remoto. Claudio Cia, di Agire, ha giudicato poco generoso accusare il presidente del Consiglio di scarsa serietà e rigore dopo che ad esprimersi su questa seduta sono stati i capigruppo ieri pomeriggio. Anche Roberto Paccher (Lega), che è anche presidente del Consiglio regionale, ha espresso fiducia nel presidente del Consiglio provinciale e ha osservato che proprio perché siamo di fronte a un’emergenza non si può prevedere tutto, ma non è vero che l’assemblea legislativa fosse impreparata.
“Se di questo caso di positività avessimo saputo prima e non all’ultimo momento come ieri pomeriggio, il Consiglio si sarebbe svolto a distanza e non in quest’Aula”. Per attrezzare l’Aula alle videoconferenze, ha concluso, sarebbero necessari interventi strutturali che richiedono tempi più lunghi. Luca Guglielmi (Fassa) ha rivolto gli auguri al collega Zeni richiamandolo però al fatto che non si può partecipare a una trasmissione televisiva dopo aver fatto un tampone senza ancora conoscerne l’esito.
“Ai consiglieri provinciali sono richiesti comportamenti responsabili”, ha concluso. Alex Marini (5 Stelle) ha riconosciuto che la gestione dell’emergenza è complicata per il Consiglio come per la scuola. Nella vita pubblica e quindi anche nell’agire politico occorrono comportamenti che pur richiedendo dei sacrifici, sono necessari. Ha infine invitato i colleghi a scaricare l’app Immuni per dare il buon esempio alla cittadinanza. “Abbiamo questa tecnologia – ha esortato – e quindi la si usi”.