A partire da sabato 15 maggio, solo nei fine settimana sarà consentito in Trentino usufruire dei servizi di ristorazione anche all’interno dei ristoranti, seguendo determinate prescrizioni di carattere organizzativo e sanitario
Trento – Nei fine settimana sarà consentito in Trentino usufruire dei servizi di ristorazione anche all’interno dei ristoranti, seguendo determinate prescrizioni di carattere organizzativo e sanitario. E’ quanto prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale che era stata annunciata ieri dal presidente Maurizio Fugatti. Il provvedimento è motivato dal fatto che in questa fase dell’anno vi sono numerose cerimonie, quali comunioni e cresime, alle quali tradizionalmente segue un momento di convivialità tra le persone care.
E’ apparso opportuno dunque, anche dal punto di vista epidemiologico e secondo un principio di precauzione, consentire ad un predeterminato gruppo di persone, che si ritrova eventualmente dopo la celebrazione dei riti o che si ritrova anche per ulteriori motivi, la possibilità di condividere un momento conviviale anche nei locali al chiuso dei luoghi di ristorazione, al fine di ridurre il rischio che tali persone si ritrovino in abitazioni private ove non vi è l’obbligo di rispettare alcun protocollo di sicurezza e con il pericolo che l’evento conviviale si trasformi in una festa, oggi ancora vietata dalla normativa nazionale di settore.
La decisione della Giunta provinciale è comunque confortata anche dal miglioramento di alcuni indici significativi che attestano un decremento costante dell’epidemia sul territorio provinciale. E’ autorizzata pertanto la riapertura al chiuso delle attività di ristorazione svolte da qualsiasi esercizio commerciale secondo le modalità e nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
– la fruizione dei servizi di ristorazione al chiuso può avvenire (in questa fase) solo nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 5:00 alle ore 18:00;
– l’accesso ai servizi di ristorazione al chiuso è consentita, tramite prenotazione, ad un elenco di persone previamente individuate;
– il gestore è tenuto a mantenere l’elenco delle persone per un periodo di 14 giorni, è consigliato che tali persone appartengano allo stesso gruppo familiare e che preferibilmente provengano dalla stessa regione o provincia autonoma;
– la singola sala del locale in cui il gruppo di persone usufruisce del servizio deve essere ad esclusiva disposizione del gruppo medesimo, dunque non possono esserci ulteriori avventori, in caso di sala ampia, questa può essere opportunamente compartimentata dal punto di vista fisico per creare più ambienti separati e autonomi tra di loro;
– i tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri tra tavolo e tavolo e ad ogni tavolo possono essere sedute al massimo quattro persone, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale;
– i clienti devono indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo;
– la fruizione del servizio di ristorazione potrà avvenire in modo continuativo per un periodo massimo di 90 minuti;
– rimane fermo il divieto di fare feste, ossia, con divieto di esibizioni musicali, di balli, di intrattenimenti di gruppo e, in genere, di tutte quelle attività, che sono propense a favorire l’aggregazione delle persone presenti.
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