Molti gli interventi dei vigili del fuoco tra il pomeriggio e la notte a causa del maltempo fra Trentino e Veneto
Trento/Bolzano – Il maltempo in Trentino ha colpito soprattutto in Valsugana, Valle dei Laghi e Alto Garda. Grandinate anche in Alto Adige, nella zona di Laives e nella Bassa Atesina.
Pioggia, grandine e forti raffiche di vento (138 km/h a Torbole), hanno gravemente danneggiato la produzione di mele, quasi completamente distrutta (in alcune zone siamo al 100%). Danni che vanno dal 30 al 70% anche per la vite. Un bilancio pesante al quale mancano le coltivazioni di olivo, con i danni ancora da quantificare, ma ai piedi delle piante si notano chiaramente i frutti abbattuti dalla grandine.
Ma il conto degli effetti sul maltempo dell’Alto Garda trentino non finisce qui, considerando che moltissimi teli antigrandine e serre sono stati devastati dalle raffiche di vento. Unica – magra – consolazione, la maggior parte degli agricoltori è assicurato.
La giornata di Giorgio Planchenstainer, presidente del consorzio Agraria di Riva, è un rincorrersi di telefonate dei soci che snocciolano i dati del disastro: “Il maltempo ha colpito l’agricoltura in tutto l’Alto Garda, da Riva ad Arco, in modo particolare l’Oltresarca. Per quanto riguarda l’uva, che aveva già raggiunto una certa dimensione, il danno va dal 30 al 70 per cento della produzione. Ci vorranno due-tre giorni per un bilancio definitivo, sul quale senz’altro peseranno le condizioni meteo: con la pioggia le lesioni ai frutti aumenteranno, se ci sarà il sole invece saranno più contenute”, dice Planchenstainer.
Ancora più pesante la situazione per quanto riguarda la produzione di mele: “Nella zona dell’Oltresarca, dove il vento ha strappato i teli antigrandine, il danno ha raggiunto il 100% della produzione, così come nelle località Grotta, San Giorgio, Pasina, Varone e Ceole. Nella migliore delle ipotesi, i frutti potranno essere destinati all’uso industriale”. Problemi anche per la viabilità: chiusa la galleria di Martignano in direzione Padova, dovrebbe essere riaperta nel pomeriggio. In Bassa Valsugana la provinciale 75 nel Comune di Grigno è stata chiusa per uno smottamento.
Albero sulla funivia
Durante il forte temporale un albero è finito sulla funivia che da Rio Pusteria porta a Maranza, in Alto Adige. Una decina di persone si trovavano nella cabina, che è stata letteralmente spinta dall’albero verso il pilone dell’impianto che si è immediatamente bloccato. Sul posto sono arrivati i soccorritori che hanno tratto in salvo i passeggeri, come anche altre tre persone che stavano scendendo a valle nell’altra cabina. La funivia resta chiusa per le verifiche del caso.
In breve dal Veneto
#14luglio #Veneto, sono stati oltre 200 gli interventi dei #vigilidelfuoco a fronte di oltre 500 chiamate per il nubifragio, che dal pomeriggio di ieri e fino a tarda notte ha interessato gran parte della regione in particolar modo la provincia di #Vicenza e #Verona
#14luglio #Veneto, sono stati oltre 200 gli interventi dei #vigilidelfuoco a fronte di oltre 500 chiamate per il nubifragio, che dal pomeriggio di ieri e fino a tarda notte ha interessato gran parte della regione in particolar modo la provincia di #Vicenza e #Verona pic.twitter.com/r8zqv0areQ
— VigilFuoco Veneto (@vvfveneto) July 14, 2021
Una colata detritica ha invaso la strada provinciale 350 e il ristorante ad Arsiero
#14luglio #Arsiero(VI) a causa del nubifragio di ieri una colata detritica ha invaso la strada provinciale 350 e il ristorante. Sopralluogo dei #vigilidelfuoco all’interno del ristorante #soccorsiquotdiani pic.twitter.com/aEWVoedESS
— VigilFuoco Veneto (@vvfveneto) July 14, 2021