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Giovane uccisa nel Veronese, fidanzato su Instagram: ‘Sarai sempre con me’

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Morte probabilmente per emorragia interna, nessun segno lesione. Aveva uno straccio imbevuto di candeggina (o altra sostanzia corrosiva) in bocca Chiara Ugolini, la 27enne trovata uccisa l’altra sera nel suo appartamento

NordEst – E’ prevista per mercoledì l’autopsia sul corpo di Chiara Ugolini, la 27enne uccisa domenica sera nel suo appartamento a Calmasino di Bardolino (Verona). L’esame è stato disposto dal sostituto procuratore di Verona, Eugenia Bertini, che coordina l’indagine, e sarà eseguita all’Istituto di Medicina legale del Policlinico scaligero.

Dell’omicidio è accusato Emanuele Impellizzeri, 38enne originario di Catania e vicino di casa della vittima, che si è introdotto nell’appartamento arrampicandosi dal piano inferiore, salendo su un terrazzino.

Avanza l’ipotesi dell’aggressione a sfondo sessuale nei confronti della vittima quella su cui gli investigatori stanno cercando conferme, nella ricostruzione della dinamica del delitto. L’arrestato, Emanuele Impellizzeri, presentava graffi non solo al volto, ma anche sul collo. Segno che con la ragazza avrebbe ingaggiato una vera colluttazione dopo avere visto il vicino di casa che cercava di entrare dal terrazzo. La giovane è stata sorpresa mentre si stava vestendo.

In un post su Instagram, il fidanzato di Chiara, Daniel Bongiovanni, oggi la ricorda: “Tu sei e resterai per sempre la mia metà, la parte che mi completa, la mia ragione di vivere. Abbiamo passato mille avventure, ma era solo l’inizio, avevamo migliaia di progetti insieme rimasti in sospeso. Ma non ti preoccupare amore mio, ti porterò per sempre con me, dentro al mio cuore”.

Il fermo

Fermato domenica sera dalla polizia stradale, lungo il tratto fiorentino della A1, il presunto responsabile dell’omicidio di Chiara Ugolini, la 27enne trovata senza vita domenica sera nel suo appartamento a Calmasino di Bardolino (Verona). Secondo quanto appreso, l’uomo sarebbe stato intercettato intorno alle 22,30 dalle pattuglie della stradale all’altezza del casello di Firenze Impruneta, mentre percorreva la A1 a bordo di una moto in direzione Roma. La donna è stata trovata morta, in un lago di sangue, in un appartamento a Calmasino di Bardolino, una zona collinare sopra il lago di Garda. E’ stato il fidanzato, con cui la donna viveva, a scoprire il cadavere, e ad avvertire le forze dell’ordine.

Sempre in base a quanto emerso, nel corso della nottata, l’uomo fermato dalla polizia avrebbe ammesso le sue responsabilità davanti agli agenti della stradale e ai carabinieri di Verona. E’ un cittadino italiano di 38 anni. L’uomo, che stava fuggendo a bordo della sua moto, e poi avrebbe ammesso le sue responsabilità ai poliziotti e ai Carabinieri, ora dovrà essere sentito dal magistrato della Procura di Verona che coordina l’indagine.

Secondo quanto si è appreso l’indagato era stato sottoposto dalla misura degli arresti domiciliari, pare per un episodio legato a una rissa. Ancora da chiarire il momento del delitto, e perché la giovane abbia fatto entrare in casa l’uomo che poi l’ha aggredita. Gli investigatori non escludono nessuna pista, da un delitto a sfondo sessuale a una lite per questioni condominiali. L’uomo abita al piano terra della stessa palazzina dove viveva, al secondo piano, la vittima.rni di ricerche.


In breve

LaVocedelNordEst
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