Uccisa per prima da Zlatan Vasiljevic, il bosniaco che ha sparato a Vicenza all’ex moglie e all’ex compagna prima di togliersi la vita. E’ quanto emerge dalla ricostruzione degli investigatori. “Una tragedia inaccettabile che ferisce la comunità vicentina e tutto il Paese.
NordEst – La ministra Bonetti: ‘Una tragedia inaccettabile. Approvare il prima possibile disegno di legge antiviolenza’. Le morti di Gabriela Serrano e Lidia Miljkovic e di tutte le vittime di violenza ci chiedono di fare presto: è importante approvare il prima possibile il disegno di legge antiviolenza all’esame del Senato, che con le ministre Lamorgese e Cartabia abbiamo voluto per rafforzare gli strumenti a tutela delle donne”. Lo afferma la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
La tragedia
Una donna, Lidia Miljkovic, di 42 anni di origine serba, è stata uccisa mercoledì a Vicenza a colpi di pistola dall’ex compagno, Zlatan Vasiljevic. Il killer è stato trovato morto dentro un’automobile, ferma in una piazzola della Tangenziale Ovest di Vicenza. All’interno dell’auto è stato trovato il corpo dell’attuale compagna del killer.
Lidia Miljkovic aveva appena accompagnato a scuola i due figli e aveva ripreso l’auto per dirigersi in via Vigolo. Secondo i primi accertamenti degli investigatori, l’ex marito, con i quali la vittima forse aveva un appuntamento, ha iniziato a sparare mentre la donna era ancora dentro la vettura.
Zlatan Vasiljevic venne arrestato il 26 marzo 2019 dai carabinieri di Altavilla Vicenza. L’uomo abitava ad Altavilla Vicentina con Lidia Mijkovic, la prima delle vittime odierne. I militari avevano eseguito la misura cautelare per reiterati maltrattamenti in famiglia. L’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale era scaturita a seguito della denuncia presentata da Lidia. In seguito, sempre dal 2019, era stato emesso nei suoi confronti un ordine di non avvicinamento alla donna.
All’interno dell’auto in cui sono stati trovati i corpi del killer di Lidia Miljkovic e della sua nuova compagna, è stato trovato dell’esplosivo. L’auto era ferma lungo la Tangenziale Ovest di Vicenza. Sul posto stanno operando gli artificieri della Polizia, per l’eventuale disinnesco del materiale.
Picchiata da poco
Era stata picchiata, e poi denunciata dall’ex compagno, Lidia Miljkovic, la donna uccisa a colpi di pistola a Vicenza. Lo ha rivelato il titolare della ditta per cui la vittima lavorava, la Food&co di Vicenza, una ditta specializzata in catering. Ai giornalisti il titolare, Benedetto Mondello, ha rivelato che l’uomo “le aveva fracassato il cranio” causandole ferite gravi. La denuncia ai suoi danni sarebbe stata presentata dall’uomo per il presunto abbandono dei figli. Nel 2019 era stato infine emesso il divieto di avvicinamento per l’ex compagno.
La donna – ha riferito Mondello – ha due figli, uno di 16 e l’altra di 13 anni; quest’ultima era stata da lei accompagnata a scuola. Lidia Miljkovic si è quindi recata nel quartiere per il suo lavoro di domestica, che alternava nella ditta a quello di catering. “E’ stata in malattia per diverso tempo – ha proseguito – per percosse è stata anche ricoverata all’ospedale. Era dentro e fuori dal tribunale con denunce assurde. Una tragedia annunciata, come tutte le tragedie di questo genere. Gente pazza che va in giro tutto il giorno senza far niente”, ha concluso Mondello.