Di uova di Pasqua ormai ce n’è per tutti i gusti: ma sono davvero tutte uguali?
NordEst – Il cioccolato, per essere definito tale deve contenere almeno il 35% di cacao e il 18% di burro di cacao. Per quanto riguarda il cioccolato al latte le quantità da rispettare sono: almeno 25% di cacao e il 14% di latte. I termini “superiore”, “fine” o “finissimo” possono essere utilizzati quando il contenuto degli ingredienti principali è superiore rispetto alla ricetta base. Se in etichetta viene riportata l’indicazione cioccolato “finissimo”, “extra” o “superiore”, il contenuto di cacao deve arrivare almeno al 43% nel caso del cioccolato e al 30% nel caso del cioccolato al latte.
L’espressione “cioccolato puro” è un’indicazione utilizzata dai produttori italiani e indica che il prodotto non contiene altri grassi vegetali, in caso contrario deve essere riportata in etichetta la dicitura “contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao”.
Prima dell’acquisto, controlla bene l’etichetta: se c’è la sorpresa deve riportare il marchio CE e le indicazioni dell’età. Attenzione perché moltissime sorprese hanno pezzi piccoli e per questo non sono adatte a bambini minori di 3 anni. Purtroppo questo vale anche per uova con soggetti generalmente destinati ai più piccoli, come ad esempio i puffi.
Se, invece, sull’etichetta c’è l’indicazione del fantasmino, la sorpresa non è adatta ai più piccoli. In generale, per i bambini che hanno meno di tre anni le uniche sorprese sicure sono pupazzi e peluche. Infine, presta attenzione agli imballaggi: nastri, ganci, sacchetti e contenitori in cui sono contenute le sorprese possono essere molto pericolosi. Non sono giocattoli e vanno rimossi.
Il prezzo dovrebbe dipendere dalla qualità del cioccolato. Molto spesso, però, dipende dalla tipologia della sorpresa e dal tipo di confezionamento. Controlla sempre il prezzo al chilo: in assenza di offerte spesso si arriva a superare anche i 60 euro al chilo. Puoi valutare anche soluzioni alternative. Per evitare delusioni e risparmiare, invece del solito uovo preconfezionato, in cui il cioccolato costa molto e la sorpresa spesso delude, puoi acquistare un gioco a parte e racchiuderlo con dei cioccolatini dentro uova di cartone. I gusci sono riutilizzabili per anni: ridurrai così non solo i costi, ma anche la produzione di rifiuti.
L’involucro delle uova normalmente è fatto di un materiale non riciclabile e si butta nell’indifferenziata. Il cestello in plastica che sostiene l’uovo e il contenitore della sorpresa, invece, vanno nella plastica. Gli involucri di alluminio possono essere riciclati così come la scatola in cartone.
Il cacao utilizzato per le uova di Pasqua proviene principalmente dall’Africa (Costa d’avorio, Ghana, Nigeria e Camerun). In queste aree le condizioni di lavoro sono molto dure, c’è anche molto lavoro minorile, e le condizioni di vita delle famiglie sono poco dignitose. Per avere maggiori garanzie etiche puoi scegliere delle marche che offrono cioccolato prodotto con cacao certificato, come ad esempio: Alce Nero, Altromercato, Auchan, Carrefour, Crai, Icam, Ikea, Lidl, Mars, Solidal COOP, Sperlari.