Più colpiti bambini e ragazzi, crollano le vaccinazioni
Valutando le classi d’età, si è registrato un nuovo aumento per quelle tra zero e 4 anni (249,6 per 10 mila) e tra 5 e 14 anni (144,5 per 10 mila), mentre sono in calo i casi nelle persone tra 14 e 65 anni e tra gli over 65.
Dall’inizio del monitoraggio a oggi le forme con complicazioni sono state 124, con un’età media di 56 anni e in pari numero tra uomini e donne; 77 sono i casi considerati “gravi”, dei quali 69 ricoverati in terapia intensiva e 8 sottoposti a terapia Ecmo.
L’82% dei casi complessi presentava patologie pregresse.
“Il sistema sanitario – rileva l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – sta reggendo bene all’urto e, dove necessario, sono adottate misure organizzative eccezionali. L’aggressività di questa malattia – aggiunge – è sicuramente agevolata dal forte calo delle vaccinazioni dovuto alla diffidenza insinuata nella gente da informazioni errate, soprattutto sul web, e dal caso Fluad. E’ una diffidenza da superare – dice Coletto – anche perché gli esperti ci dicono che non si può escludere a priori un nuovo picco a febbraio, ed è quindi ancora consigliato vaccinarsi, anche se siamo al limite dei tempi ideali per farlo”.
Per quanto riguarda il caso della ragazzina nigeriana residente a Conselve e deceduta nei giorni scorsi, l’inchiesta epidemiologica condotta dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’ Ulss 17 non ha rilevato elementi che ad oggi possano ricondurre il caso ad influenza o ad altra malattia di natura infettiva.