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Natale e Capodanno, le tendenze a tavola: su lenticchie, giù ostriche

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La spesa complessiva per i prodotti gastronomici è prevista in crescita del 2% rispetto allo scorso anno

lenticchie

Natale 2016 – Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile delle feste per quasi nove italiani su dieci (89%) a pari merito con la frutta locale di stagione, ma è sorprendente che sia seguito a ruota dalle lenticchie (88%) che beneficiano delle tendenze salutistiche, dalla solidarietà con le aree terremotate dove le coltivano e forse anche perché in un periodo di crisi sono chiamate a portar fortuna secondo antichi credenze. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani” dalla quale si evidenza il sorpasso sul panettone che con il 75% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 72%, la stessa percentuale del cotechino.

Assaggeranno la frutta esotica o fuori stagione quest’anno solo il 43% degli italiani mentre ben sei italiani su dieci (60%) invece consumeranno uva italiana secondo tradizione. Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con il 9% di italiani che si permetteranno le ostriche e l’8% il caviale. Resiste il salmone, presente nel 56% dei menu, ma forte è la presenza del pesce locale a partire da vongole e alici per le quali si assiste ad una vera riscossa sulle tavole.

Si registra – sottolinea la Coldiretti – un forte ritorno in cucina con ben il 46% dei responsabili della preparazione dei pasti che dichiara di preparare personalmente i dolci della tradizione da offrire sulla tavola delle feste. Una tendenza che spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con una tendenza elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine nei mercatini degli agricoltori di campagna Amica per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo, da raccontare a tavola a parenti e amici.

Nel tour de force enogastronomico di quasi due settimane gli italiani – stima la Coldiretti – faranno sparire quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, ma anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci. L’agroalimentare – conclude la Coldiretti – con regali enogastronomici, pranzi e cenoni è quest’anno la voce più pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,4 miliardi di euro, il 2% in più dello scorso anno.

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