E’ mancato Danilo Mainardi, professore Emerito dell’Università Ca’ Foscari, docente di etologia conosciuto al grande pubblico come instancabile divulgatore della scienza e studioso del comportamento degli animali. Ha sviluppato tra i primi a livello nazionale, la disciplina scientifica che si occupa, con approccio naturalistico ed evoluzionistico, del comportamento animale: l’etologia
NordEst – “Danilo Mainardi è stato uno dei nostri docenti più illustri – ricorda Michele Bugliesi, Rettore di Ca’ Foscari – per la qualità dei suoi studi, la profondita del suo pensiero scientifico e l’importanza dei suoi risultati. La sua ricerca, il rigore che la cararatterizza, nasceva da una profonda passione per l’etologia, per gli animali e per il loro comportamento sociale. Quella stessa passione ha saputo trasmettere a intere generazioni e persone di tutte le età, attraverso i suoi libri, i suoi articoli e la sua capacità raccontare la ricerca con il rigore dello scienziato e la semplicità di un grande comunicatore. Ci ha lasciato un importante ricercatore, un etologo di fama internazionale che a Ca’ Foscari e agli studenti ha dato davvero tanto. Nel ricordare la sua importante testimonianza che lascia un segno indelebile nella storia di Ca’ Foscari, esprimo il mio commosso cordoglio alla famiglia a nome di tutto l’Ateneo”
Nato a Milano il 25 novembre 1933, docente a Ca’ Foscari dal 1992, dove era arrivato come ordinario dall’Università di Parma (lì dal ’67), ha insegnato Ecologia comportamentale fino al 2008, ricevendo nel 2009 il Titolo di Emerito. Ha ricoperto nell’ateneo anche cariche istituzionali. E’ stato Direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali dal 1995 al 1998 e Vicepreside della Facoltà di Scienze dal 2001 al 2003.
Ha saputo coniugare nella sua lunga carriera accademica una produzione scientifica di alto livello con testi divulgativi rivolti a un pubblico più ampio, quali il Dizionario di etologia (1992) e Lo zoo aperto (1994), Le sorprendenti analogie tra il mondo animale e il mondo umano (2004), L’intelligenza degli animali (2009), Le corna del Cesare (2012), L’uomo i libri e altri animali (con R. Ceserani, 2013) e Noi e loro, Cento piccole storie di animali (2013), testi caratterizzati da sguardo ironico e acuto sul mondo animale.
Appassionato ambientalista e divulgatore, aveva la capacità di rendere semplici e comprensibili i misteri del mondo animale al grande pubblico, era consulente di varie trasmissioni televisive, da ricordare il suo lungo sodalizio con la trasmissione Quark e SuperQuark e la sua amicizia con Piero Angela. Collaborava anche stabilmente con Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore e con i periodici Airone e Quark e veniva spesso interpellato dagli organi di stampa locali e nazionali.
La passione, la dedizione e l’entusiasmo profusi dal professor Mainardi nella divulgazione scientifica, unitamente ad una genuina e profonda passione per il mondo animale, hanno consentito alle discipline etologiche, zoologiche e naturalistiche di trovare considerazione e rispetto nel nostro paese, toccando l’interesse e la curiosità di generazioni di giovani. Le sue ricerche hanno approfondito temi di interesse tanto per la scienza di base quanto per le ricadute in ambito ambientale, relativamente alle relazioni fra uomo e natura, e all’impatto della nostra specie sul resto del pianeta: si pensi ai suoi interessi per le forme di apprendimento sociale negli animali e alle relazioni fra evoluzione biologica ed evoluzione culturale. Membro di numerose accademie e società scientifiche, era stato anche direttore, per molti anni, della scuola internazionale di Etologia del centro Ettore Majorana di Erice ed era stato direttore dell’Italian Journal of Zoology.
Anche Antonio Marcomini, direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica, nell’esprimere profondo cordoglio a nome di tutto il dipartimento, ricorda Mainardi “come divulgatore che ha colto appieno l’importanza di comunicare al grande pubblico il valore della conoscenza etologica in tutte le sue implicazioni. Le sue pubblicazioni sono tutte caratterizzati da uno sguardo acuto e da una straordinaria capacità di rendere semplici e comprensibili gli intricati rapporti del mondo animale”.