Il collaboratore più stretto di Papa Francesco in vacanza nei giorni scorsi a Primiero. A Imèr l’Arcivescovo di Trento ha ricordato il messaggio di Suor Serafina
Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – Dopo il cerimoniere del Papa, anche il Cardinale di origini venete, Pietro Parolin è stato ospite di Primiero per una decina di giorni, incontrando il decanato di Primiero Vanoi. Ha confessato nei giorni scorsi in chiesa a Siror, ha trascorso alcuni giorni in montagna e ha preso parte alla conferenza di don Ivan Maffeis, partecipando tra il pubblico.
Ma quello più conta è che il Cardinal Parolin, conosceva già molto bene la nostra terra. Perchè nel passato ci è stato più volte in campeggio con varie parrocchie. Una persona squisita, lo hanno definito in molti in questi giorni, è stato un piacere incontrarlo secondo altri. Ma soprattutto un vero amante della montagna e delle Dolomiti trentine. Il Cardinale, ha espresso la volontà di tornare anche il prossimo anno proprio a Primiero.
Chi è il Cardinal Parolin
(wikipedia) – Nato a Schiavon, in provincia e diocesi di Vicenza, il 17 gennaio 1955, è figlio di un negoziante di ferramenta, Luigi, e di Ada, maestra elementare. Ad appena dieci anni rimane orfano di padre, che muore in un incidente stradale; la madre si occupa di lui e dei suoi due fratelli, Maria Rosa, ora insegnante, e Giovanni, oggi magistrato. A quattordici anni entra nel seminario di Vicenza; viene ordinato presbitero il 27 aprile 1980 dal vescovo Arnoldo Onisto. Per due anni svolge il ruolo di viceparroco nella parrocchia della Santissima Trinità di Schio; i suoi superiori decidono di mandarlo a Roma a studiare alla Pontificia Università Gregoriana con la prospettiva di farlo diventare un funzionario del tribunale diocesano. Qui la sua vita ha una svolta: il vescovo di Vicenza mette a disposizione della Santa Sede il giovane sacerdote, che rimane a Roma per entrare, nel 1983, nella Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Il 1º luglio 1986 consegue la laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana con una tesi sul Sinodo dei vescovi. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede, presta la propria opera presso le nunziature di Nigeria dal 1986 al 1989 e Messico dal 1989 al 1992. Nel paese latinoamericano è protagonista delle trattative che portano al riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica e all’allacciamento delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede[6]. Conclusasi felicemente la missione, torna a Roma presso la seconda sezione della Segreteria di Stato. Vi rimane otto anni, fino a quando, nel 2000 passa alla sezione italiana come collaboratore del cardinale Attilio Nicora. Si occupa di questioni riguardanti l’ordinariato militare e l’assistenza religiosa per i carcerati e per i degenti negli ospedali.
Mentre è a Roma, dal 1996 al 2000, è direttore di Villa Nazareth, istituzione fondata nel dopoguerra dal cardinale Domenico Tardini per sostenere la formazione di ragazzi meritevoli ma privi di mezzi. Il 30 novembre 2002 viene nominato sotto-segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato da papa Giovanni Paolo II[8], dove collabora prima con il cardinale Angelo Sodano e poi con Tarcisio Bertone, occupandosi in particolare delle relazioni tra la Santa Sede e i paesi asiatici, su tutti Vietnam[9] e Cina. Tra il 2005 e il 2007 si reca due volte a Pechino.
Fornisce inoltre un fondamentale contributo all’adesione vaticana al Trattato di non proliferazione nucleare.
Il 17 agosto 2009 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo titolare di Acquapendente e nunzio apostolico in Venezuela, in un periodo molto difficile per i rapporti tra la Chiesa e le autorità politiche del Paese sudamericano, all’epoca guidato dal socialista Hugo Chávez. Il 12 settembre 2009 riceve l’ordinazione episcopale nella basilica di San Pietro in Vaticano, per l’imposizione delle mani di papa Benedetto XVI, coconsacranti i cardinali Tarcisio Bertone e William Joseph Levada.
Sottosegretario di Stato
Il 31 agosto 2013 papa Francesco lo nomina segretario di Stato; succede al cardinale Tarcisio Bertone, dimissionario per raggiunti limiti d’età[13]. Prende possesso del suo nuovo ufficio il successivo 15 ottobre, con una breve cerimonia che lo vede però assente a causa di un piccolo intervento chirurgico[14][15]. È il più giovane segretario di Stato dai tempi di Eugenio Pacelli, che assunse la carica nel 1930 a un mese dal compimento di 54 anni, nonché il secondo di origini venete dopo il cardinale Giambattista Rubini, in carica dal 1689 al 1691. Nel concistoro del 22 febbraio 2014 papa Francesco lo crea cardinale presbitero del titolo dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, del quale prende possesso l’11 ottobre successivo. Attualmente è il più giovane cardinale italiano vivente.
Papa Francesco lo nomina membro della Congregazione per i vescovi, il 16 dicembre 2013; membro della commissione cardinalizia di vigilanza sullo I.O.R., il 15 gennaio 2014; membro della Congregazione per le Chiese orientali, il 19 febbraio 2014; membro della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli[20], il 22 maggio 2014 e membro della Congregazione per la dottrina della fede, il 28 maggio 2014.
Dopo aver partecipato a diverse precedenti riunioni del Consiglio dei Cardinali, organo istituito da papa Francesco per consigliarlo sulla riforma della Curia, dal 1º luglio 2014 ne diviene membro a tutti gli effetti, portando da otto a nove il numero dei porporati coinvolti. Il 25 luglio 2015 papa Francesco lo nomina legato pontificio per le celebrazioni del V Centenario dell’Evangelizzazione di Timor Est, in programma a Dili il 15 agosto successivo. Il 28 ottobre 2016 papa Francesco lo nomina membro della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
La conferenza a Primiero con don Ivan Maffeis
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In breve
Solenne celebrazione mercoledì sera a Imèr per la beata Serafina
La comunità di Imèr si è incontrata nuovamente con la comunità di faicchio rinnovando il messaggio di pace di Suor Serafina. Nella solenne celebrazione religiosa, presieduta dall’Arcivescovo di trento, ai piedi della Chiesa di Imèr erano presenti molti fedeli che hanno ricordato il messaggio della Beata.
L’Arcivescovo di Trento, Lauro Tisi durante la solenne celebrazione, alla presenza dei parroci del decanato (nelle foto di Ilaria Mognato), ha ricordato l’attualità del messaggio di Suor Serafina. A partire dalla sua giovinezza la vita di Clotilde Micheli sembra un romanzo ottocentesco, in realtà la Volontà di Dio plasmava quest’anima predestinata, facendola vagare da un posto all’altro, alla ricerca di come realizzare la rivelazione fattagli dalla Madonna il 2 agosto 1867, mentre a 18 anni era in preghiera come al solito nella chiesa di Imer.
Clotilde Micheli nacque a Imer (Trento) l’11 settembre 1849 da genitori profondamente cristiani; a 3 anni come si usava allora, ricevé il Sacramento della Cresima, a Fiera di Primiero dal vescovo-principe di Trento mons. Tschiderer; a 10 anni ricevé la Prima Comunione. La Madonna le manifestò la Volontà di Dio che venisse fondato un nuovo Istituto religioso, con lo specifico scopo di adorare la SS. Trinità, con speciale devozione alla Madonna ed agli Angeli, quali modelli di preghiera e di servizio.
Seguendo il consiglio di una donna saggia e prudente di Imer, Costanza Piazza, Clotilde si recò a Venezia per consigli spirituali da mons. Domenico Agostini, futuro patriarca della città lagunare, il quale consigliò la giovane ad iniziare l’opera voluta da Dio, invitandola a stenderne la Regola. Le iniziative proseguiranno poi fino a settembre.