1987-2017: trent’anni di presenza e attività di ANFFAS nel nostro territorio
di Liliana Cerqueni
Primiero (Trento) – Una realtà che trova le basi negli anni Ottanta, cominciata e richiesta quasi in sordina da un esiguo gruppo di famiglie, sviluppatasi poi, in modo esponenziale, in tutto questo tempo, attraverso battaglie, sacrifici, duro lavoro e determinazione davvero ammirevole. ANFASS significa un terreno in cui sperimentare opportunità comuni, crescere insieme, scoprire la ricchezza di ciascuno, superare barriere mentali.
E con questi presupposti, creare preziosi legami di reciproco scambio con la propria gente in una rete di relazioni forti e durature che costituiscono quel quid in più che fa la differenza tra una società che sopravvive e una società che aiuta a vivere meglio, ciascuno nella propria specificità. Pioniera e figura di primo piano nella nascita di ANFASS Primiero è Annamaria Deflorian, una donna combattiva che si è sempre spesa per l’Associazione e ne è sempre stata preziosa rappresentante.
La festa organizzata per celebrare venerdì il trentennale, è stata entusiasmante per tutti i partecipanti e in una cornice di ricordi, preghiere, giochi, arte, momenti di riflessione, musica e balli, oltre che il momento conviviale del pranzo, ha favorito un grande incontro collettivo in cui riconoscimento, stima reciproca, comunicatività ed emozione hanno ulteriormente saldato rapporti e legami di solidarietà.
Hanno partecipato allievi, famiglie, operatori, volontari, parroci e rappresentanti delle Amministrazioni e hanno preso la parola Luciano Enderle, Presidente ANFASS Trentino Onlus, Rodolfo Mioranza, genitore responsabile ANFASS Primiero, il Sindaco di Imer – paese ospitante – Gianni Bellotto, Teresa Gobber, referente dell’AVULSS Primiero, richiamando al tema del grande lavoro che ANFASS affronta, dell’apprezzato servizio offerto, della necessità di nuovi volontari che rafforzino gli interventi a sostegno dei bisogni.
Una giornata intensa e ricca di significato, quel significato che dovrebbe accompagnarci tutti nelle nostre quotidianità.