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A Fonzaso lupo investito e ucciso lungo la Ss 50

Si tratta del quarto investimento di lupo in Veneto nel giro di due anni, a testimonianza della presenza ormai stabile del grande predatore. Si cerca l’investitore

Fonzaso (Belluno) – La Polizia Provinciale ha provveduto lunedì mattina al recupero della carcassa dell’animale lungo la Statale 50. Il lupo è stato investito da un’auto di passaggio attorno alle 5.30, all’altezza di Fonzaso (in località Case Balzan).

La dinamica dell’investimento è al vaglio, e gli agenti provinciali stanno cercando di mettere insieme alcune testimonianze per risalire all’automobilista, che dopo il fatto non si è fermato e non ha chiamato i soccorsi, incappando in un illecito. Ad avvisare la Polizia Provinciale è stato un altro automobilista passato con ogni probabilità pochi minuti dopo.

Gli agenti sono intervenuti subito, ma una volta arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

In breve

Sono in corso le indagini del Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Belluno per far luce su due furti compiuti mediante effrazione (nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 luglio) ai lettori di banconote e bancomat di due distributori automatici di carburante: il Repsol di via del Boscon 254 (con il prelievo fraudolento di circa 2.000 euro) e l’Eni di via Marisiga 52 (con prelievo fraudolento 1.545 euro).

I carabinieri di Treviso, in collaborazione con i militari della Stazione di Mogliano Veneto, sono riusciti a risalire in brevissimo tempo al presunto autore della tentata rapina e di molestie sessuali nei confronti di una giovane prostituta sul Terraglio di Preganziol la notte del 12 luglio. Nel giro di poche ore dall’evento i carabinieri hanno infatti raccolto indizi di colpevolezza sufficienti per dichiarare in stato di fermo un 40enne residente nel Bellunese.

Allarme per una coppia di escursionisti lunedì 13 luglio sul Civetta. Alla fine della Ferrata degli Alleghesi, avevano trovato neve e, anche per la presenza di nebbia, non sapevano come proseguire. Ai due, trentenni di Chioggia (Venezia), è quindi stato consigliato di tornare indietro e iniziare a scendere, mentre decollava l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore per imbarcare una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo. L’eliambulanza è riuscita quindi ad avvicinarsi fino alla base del percorso attrezzato e a sbarcare in hovering i soccorritori, che sono saliti incontro ai due escursionisti. Dopo averli incrociati poco sotto la metà della Ferrata, la squadra è scesa con loro per rientrare al Rifugio Coldai dal Sentiero Tivan.

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