NordEst

A Rovereto e Padova il “discount” cinese del sesso

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Le ragazze nelle case a luci rosse fornivano prestazioni con quotazioni che variavano tra i 50 e i 100 euro. In pieno centro a Rovereto in corso bettini – zona Mart – i clienti erano molti trentini della zona e turisti italiani.
Ma nel giro di prostituzione cinese – denominata anche il discount cinese del sesso, c’erano anche Padova, Genova,  Milano e Como con ben sette case d’appuntamenti.

Due donne, ritenute le responsabili dello sfruttamento, sono state arrestate. Altre 25 persone sono state denunciate. Le giovani straniere provenienti dalla Cina – tutte irregolari – erano una quarantina. Le indagini sono partite da Rovereto dopo che i carabinieri, fingendosi clienti, hanno scoperto in corso Bettini, nei pressi del museo Mart, un appartamento dove una ragazza cinese offriva quotidianamente prestazioni sessuali.

I clienti, erano invece circa 160 quelli individuati in più di un anno di indagini, tutti italiani di ogni età, arrivavano a lei grazie ad annunci su giornali e siti internet.

A rispondere al telefono indicato dagli annunci e fissare gli appuntamenti per Rovereto e Genova c’era una quarantenne cinese, residente in provincia di Padova, Liu Xia, con precedenti specifici. Per le altre case la referente era un’altra cinese, Wang Yangli, di 32 anni, anch’essa già conosciuta dalle forze dell’ordine.

Le ragazze erano obbligate a rimanere in casa, senza documenti. Nel centro di Milano i carabinieri hanno scoperto una casa d’appuntamenti con 10 ragazze, attrezzata con sistemi d’allarme e camere allestite con un sofisticato sistema di pc in rete.

  • IN BREVE/Treviso, pensionato portava trans al lavoro:

Un pensionato invalido di 63 anni è indagato dalla Procura della Repubblica di Treviso per il reato di lesioni nei confronti di un extracomunitario che si prostituiva per strada. Le accuse sono di lesioni personali aggravate, estorsione e favoreggiamento della prostituzione. Secondo quanto riferito dallo straniero, l’anziano, che gestiva un gruppo di sei transessuali trasportandoli da casa ai marciapiedi delle zone dove lavoravano, a Nervesa della Battaglia, in cambio del servizio avrebbe preteso una percentuale sui loro guadagni. La denuncia è stata avanzata da due giovani del gruppo, che erano finiti in pronto soccorso.



 
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