"L’indagine conferma che le donne non sono soggetti passivi al momento del lieto evento ma assumono un ruolo decisore che può facilitare la nascita o posticiparla, come già si ipotizzava in precedenza. Il simbolismo delle due ricorrenze è opposto. Il giorno di Halloween si associa alle streghe e alla morte ed è un giorno considerato sfavorevole alle nascite. Al contrario San Valentino, simboleggiato dai fiori e dall’amore, è considerato un giorno propizio".
"Da sempre le rappresentazioni culturali e gli stereotipi incidono sulle nascite, sullo stato di salute e perfino sulla morte. Le ricorrenze, religiose o pagane, possono anche svolgere funzioni pari all’effetto ‘placebo’ facilitando lo stato di rilassamento delle donne in attesa o, al contrario, aumentando il livello di stress. Non stupisce che la cultura influenzi le preferenze e che le donne siano più portate a preferire contesti migliori e un clima di festosità per dare alla luce i propri figli anche se, nell’immaginario collettivo contemporaneo, anche la festa di Halloween non è più vissuta come un evento negativo ma una festa per i bambini" precisa Corbellini. "Va ricordato anche che a decidere il momento migliore per le nascite concorrono soprattutto le scelte dei medici che spesso pianificano l’organizzazione del loro lavoro, soprattutto nei paesi industrializzati.
La ricerca della Yale University non stabilisce esattamente quali siano le cause che concorrono a tale tendenza perché si basa su una raccolta di dati prettamente statistici che ci danno quindi informazioni sulle correlazioni tra eventi e non sulle motivazioni".