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Abruzzo, oltre 200 morti e i pompieri veneziani salvano una ragazza

Il bilancio provvisorio – Aumenta di ora in ora il numero dei morti e dei feriti. Le vittime sono salite a 207, di cui 40 ancora da identificare. Gli sfollati sono circa diecimila per quanto riguarda la città dell’Aquila e 7120 per quanto riguarda i centri della provincia.  

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Le scosse fino al Friuli –
Martedì una nuova scossa è stata segnalata dalla Protezione civile del Friuli  con magnitudo 2.9 gradi della scala Richter. E così in Abruzzo, dove la terra continua a tremare a distanza di oltre 24 ore dalla scossa che ha messo in ginocchio la regione. Le scosse continuano, registrate fino a Roma. E’ stata di magnitudo 4.7 l’ultima scossa registrata in Abruzzo e nel Lazio alle 11.26 dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con epicentro a L’Aquila, Villa Grande e Collimento, rende noto la Protezione civile. Il terremoto si è sentito anche a Roma. A precedere la scossa ce n’era stata un’altra di magnitudo 3.6 registrata alle 11.24.

ll cadavere di un ragazzo è stato invece estratto dalle macerie della Casa dello studente de l’Aquila questa mattina. Secondo quanto riferito dai soccorritori, si pensa che all’interno della struttura si trovino ancora sei persone. Continuano le ricerche nella speranza di trovare ancora qualcuno in vita. Momenti di tensione e dolore si alternano così da più di 24 ore a momenti di gioia. "Di storie me ne sono capitate tante oggi – racconta Giorgio Casaccia, medico del 118 di Teramo in forza al Pma di Piazza d’Armi all’Aquila – ma una tristissima mi è rimasta nel cuore. Abbiamo estratto un ragazzo in un palazzo di via Poggio Santa Maria, che è rimasto abbracciato 12 ore alla ragazza che invece era morta. Lo abbiamo tirato fuori speriamo che ce la faccia".

Nessuna emergenza sanitaria –
Intanto la Protezione Civile fa sapere che "non c’è nessuna emergenza sanitaria". Ad affermarlo è stata la vice capo dipartimento alla sede della sala operativa di Roma Marta Di Gennaro. "Grandine e pioggia non hanno facilitato le operazioni". "Non è stato registrato inoltre alcun episodio di sciacallaggio. Le forze dell’ordine hanno messo in campo una rete antisciacallaggio efficace".Continua lo sforzo per assicurare a tutti gli sfollati un posto per dormire. "Nella giornata di oggi verranno montate in tutto 7000 tende per mettere a dimora 40mila persone. Sono state ripristinate le linee di gas ed energia – aggiunge – ed entro mercoledì sarà tutto avviato ed utilizzabile comprese le tende sociali".

Non sono invece previsti container per ospitare gli sfollati. Ad annunciarlo è stato l’ingegnere Natale Mazzei dell’Ufficio emergenze del dipartimento di Protezione civile. "Ci sono attualmente 17mila persone senza casa -ha detto Mazzei- sta per essere completato l’invio delle tende e speriamo entro oggi di poter dare assistenza alla maggior parte delle persone". Dalla Protezione civile fanno inoltre sapere che nelle prossime ore dovrebbe essere ripristinata la regolarita’ dell’acqua. Quanto alla situazione atmosferica Mazzei ha sottolineato che "oggi sarà simile a ieri, si prevede una giornata con possibili piovaschi anche intensi ma le temperature per fortuna non sono basse". Nelle zone colpite dal sisma, secondo quanto ha detto il premier in conferenza stampa da Coppito, si continuerà a scavare per altre 48 ore. Resta chiusa ai mezzi pesanti l’autostrada A24 Roma-L’Aquila tranne che alle colonne mobili e ai mezzi leggeri.

Marta è viva! –
Un applauso liberatorio, alle 2 del mattino di martedì, ha salutato il salvataggio di Marta, 24 anni, rimasta per più di 22 ore prigioniera tra le macerie di un edificio all’incrocio tra via Sant’andrea e via Rossi a L’Aquila. I soccorritori hanno lavorato con ogni mezzo per liberare la ragazza, di cui avevano sentito la voce proveniente dal cumulo di detriti. L’operazione non e’ stata delle piu’ semplici, dal momento che Marta era rimasta incastrata tra l’asse del letto e una pesante trave che per ore ha impedito l’accesso ai soccorritori. ‘E’ stato un salvataggio molto delicato, tra grossi massi e travi pericolanti. Abbiamo parlato con lei e abbiamo cercato di tranquillizzarla. Alla fine lei ci ha ringraziato e, ridendo, ci ha promesso un caffe’, racconta Aldo Zambardino, uno degli speleologi del soccorso alpino che hanno contribuito all’operazione.

I Video della Tragedia da You Tube

 
TERREMOTO ABRUZZO SUPERATE LE 92 VITTIME 50.000 SFOLLATI

I Video della Tragedia di You Reporter.it

     

da L’Aquila

da L’Aquila

dall’Abruzzo

dall’Abruzzo


       

dall’Abruzzo

dall’Abruzzo

dall’Abruzzo

dall’Abruzzo

Nel 1976 il terremoto del Friuli – Il terremoto del Friuli ebbe luogo alle ore 21.06 del 6 maggio 1976. La zona più colpita fu quella a nord di Udine, con epicentro il monte San Simeone situato tra i comuni di Trasaghis e Bordano nelle vicinanze di Osoppo e Gemona del Friuli e intensità pari a 6,4 della scala Richter, e al decimo grado della scala Mercalli. La scossa, avvertita in tutto il Nord Italia, investì principalmente 77 comuni italiani e aree limitrofe in Slovenia (allora Jugoslavia) con danni, anche se molto più limitati, per una popolazione totale di circa 80.000 abitanti, provocando, solo in Italia, 989 morti e oltre 45.000 senza tetto. L’ 11 settembre 1976 la terra tremò di nuovo: due scosse alle 18:31 e alle 18:40 superano 7,5 e 8 gradi della scala Mercalli. Il 15 settembre 1976 alle ore 11.30 si verificò un’ulteriore scossa di oltre 10 gradi della scala Mercalli. Nonostante una lunga serie di scosse di assestamento, che continuò per diversi mesi, la ricostruzione fu rapida e completa. Grazie alla fiducia riposta dal Governo Italiano nelle Amministrazioni locali, i fondi statali destinati alla ricostruzione furono gestiti direttamente dal governo regionale del Friuli che, grazie ad un’attenta ed efficiente gestione delle risorse, poté, nell’arco di circa 10 anni ricostruire interi paesi. Ancora oggi il ricordo di come venne gestito il dramma post-terremoto, viene ricordato come un alto esempio di efficienza e serietà. Questo disastro diede un importante impulso alla formazione della protezione civile.

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