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Acciaieria Valsugana, Dalledonne replica a Dorigatti e rilancia la conversione (VideoInchiesta)

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L’Acciaieria rimarrà aperta – La preoccupazione dei sindaci della Valsugana, è la preoccupazione della gente per il futuro dell’Acciaieria di Borgo. I sindacati e i lavoratori sono pronti a salire sul tetto dello stabilimento per protestare contro un provvedimento di chiusura. La Provincia cerca invece di tranquillizzare la popolazione con le analisi di aria terreno eseguite negli ultimi tempi e che si dice pronta ad accompagnare amministrazioni e forze sociali locali nella creazione di un futuro economico diverso per la Bassa Valsugana.

Per ora quindi, l’Acciaieria di Borgo non chiuderà, a meno che una decisione del genere non venga presa dai vertici aziendali. È quanto emerso anche nell’incontro tenutosi in piazza Dante con i rappresentanti sindacali. Di fronte agli assessori Alberto Pacher (ambiente) e Alessandro Olivi (industria) c’erano Massimiliano Nobis per la Cisl, Mariano Bernardi per la Cgil e, per la Rsu, Mario Carraro, Ivan Mengarda, Paolo Slomp e Jovan Banjac.

La lettera del Sindaco al giornale – "Leggo stupito e  rispettosamente divertito delle sue esternazioni, in relazione alla sua  salita sul tetto dell’acciaieria insieme agli operai e delle sue  valutazioni sulla gravità di chiudere l’acciaieria apparse sulla stampa.Per quanto riguarda la sua prima esternazione, quella del tetto per capirsi, se lui andrà sul tetto della ferriera io sto valutando quale altro tetto del paese dovrei occupare, magari con tanta di fascia  tricolore. Se lui dice che è grave chiudere l’acciaieria, io gli ricordo  che tanta polemica ed agitazione sindacale non l’abbiamo vista nemmeno  ai tempi della comunque altrettanto grave se non gravissima chiusura della Ingres, della Dalsasso, della Malerba, della Valverde ecc. Allora mi permetto di dire al Dott. Dorigatti che i valsuganotti sono dotati innanziutto di grande dignità e come molto spesso è accaduto nel recente passato, essi sono in grado di reinventarsi ed adattarsi.

Personalmente non ricordo di aver mai parlato di chiusura traumatica ed improvvisa,  quanto piuttosto di riconversione, quando sarà possibile e se sarà necessario, della fabbrica. Non possiedo le chiavi dello stabilimento. L’obiettivo della nostra Amministrazione è quello di creare, con  intelligenza, competenza e condivisione, un’economia alternativa, eco-compatibile, innovativa e tecnologica, perchè solo così avremo una
valle nuova da consegnare alle future generazioni! Passi anche Metroland, purchè serva al futuro della Valle. Mi pare che abbiamo già pagato abbastanza. Ricordo inoltre al Consigliere Dorigatti che le emisisoni secondarie dell’acciaieria sono continuate fino a pochi mesi fa, in quantità documentata e non solo chiaccherata al bar! Adesso non è che uno che si pente di aver ammazzato un amico e poi lo facciamo pure santo! Detto questo, visto che della questione se ne sta occupando la magistratura, in cui confido pienamente, credo sia rispettoso lasciarci almeno la prospettiva di una valle diversa o chiediamo troppo?

La realtà è questa: siccome tutti sappiamo che tutta l’area è una proprietà privata, è un’area industriale di rilevanza provinciale (P.U.P.), che versa alla P.A.T. circa 30 milioni di Euro all’anno di IVA, occupa 120 persone, è attualmente sotto controllo giudiziario, ha il nuovo camino di aspirazione, è dotata di uno staff di avvocati da far
impallidire anche i cuori impavidi e da qualche giorno ha pure gli addetti alla comunicazione esterna – dopo trent’anni meglio tardi che mai – ha notevole forza sindacale e molto altro ancora, comprendo che è difficile pensare che tutto questo possa crollare in pochi giorni. I sindaci hanno chiesto la verità e la trasparenza dei dati scientifici e la creazione di un tavolo per la riconversione.
 
Non mi risulta si siano stabiliti termini o paletti contro la proprietà, i sindacati e gli operai. Tra il silenzio assordante delle Amminstrazioni del recente passato ed il rumore odierno, seppur acceso ma comunque civile e
rispettoso delle parti, preferisco il rumore di oggi. Ricordo al Consigliere Dorigatti che nella Comunità Bassa Valsugana e Tesino siamo circa 27.000 abitanti. Credo di conoscere meglio del Dott. Dorigatti l’attuale situazione, anche quella ambientale e trovo alquanto bizzarro che all’interno dei partiti, poco importa se di destra o di sinistra, escano voci così diverse e diversificate. Non importa, tutte le opinioni sono allo stesso modo utili".
 

Fabio Dalledonne
Sindaco di Borgo Valsugana
sindaco@comune.borgo-valsugana.tn.it

Categories: NordEst
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