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Acli trentine, donne e uomini contro i privilegi “per il bene comune!”

Desideriamo unire le nostre voci a quanti hanno mosso critiche, ritenendo INACCETTABILI le entità di tali vitalizi

Trento – Siamo un gruppo di persone, di età e di formazione culturale e professionale molto varie, che partecipano ai “Giovedì alle Acli”, laboratorio politico al femminile, aperto a donne elettrici, donne elette e a uomini e donne che vogliono fare la differenza, organizzati, a cadenza mensile, dal Coordinamento Donne ACLI trentine.

Durante l’ultimo incontro, giovedì 6 marzo scorso, dedicato ad alcune problematiche del lavoro oggi, ci siamo confrontati brevemente anche sulla “questione dei vitalizi”, di grande attualità e alla quale sono già state dedicate numerose lettere su queste pagine.

Desideriamo unire le nostre voci a quanti hanno mosso critiche, ritenendo INACCETTABILI le entità di tali vitalizi. Questo giudizio si estende anche all’abile mossa grazie alla quale, come viene rilevato in questi giorni , “L’indennità dei consiglieri regionali aumenterà di 860 euro”. Riconosciamo che l’attività politica possa essere molto impegnativa e dunque adeguatamente retribuita, ma chiediamo una riflessione etica e onesta, sulla quantità di denaro pubblico impegnato per questi compensi e per questi vitalizi.

Tutto ciò risulta a nostro avviso INACCETTABILE pensando, ad esempio, a quante attività e a quanti progetti si potrebbero finanziare con certe cifre per realizzare per il VERO “BENE COMUNE”, quanti SERVIZI alla “gente comune” si potrebbero garantire, creando anche NUOVE OPPORTUNITA’ LAVORATIVE.

Donne e uomini partecipanti al “Giovedì alle Acli”

Luisa Masera – La responsabile del Coordinamento Donne Acli 

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