Sono stati recuperati e stanno bene i due ragazzi bloccati dalle fiamme nel Canale della Besausega sulle Pale di San Lucano
NordEst – Non avanza più, anche se resta esteso su un fronte di 7 chilometri, il gigantesco incendio che da mercoledì interessa i boschi della Valle di San Lucano, nell’agordino. Lo riferiscono fonti dei Vigili del fuoco. Il rogo è stato combattuto per tutta la giornata, anche con quattro Canadair e tre elicotteri, che hanno sganciato tonnellate d’acqua. Sono state evacuate dalle abitazioni per precauzione una dozzina di persone, ma nelle ultime ore il fuoco si è allontanato dalle case.
Dopo l’incendio di Agordo, il governatore veneto, Luca Zaia ha firmato lo stato di crisi Giovedì 25 pomeriggio in Comune, vertice di tutte le forze impegnate nelle operazioni di spegnimento, convocato dall’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin.
Rientrato allarme per dispersi
Sono stati recuperati e stanno bene i due ragazzi bloccati dalle fiamme da mercoledì nel Canale della Besausega sulle Pale di San Lucano. L’elicottero che stava portando in vetta una squadra di soccorso è stato indirizzato nel punto in cui si pensava potessero trovarsi e loro erano lì a 1500 metri di quota e hanno fatto segnali luminosi con le torce frontali.
Un soccorritore è sceso in hovering e sono stati imbarcati in velocità prima che il fumo potesse chiudere la visibilità. Canadair, elicotteri e personale a terra. Una organizzazione multiforze sotto il coordinamento regionale per spegnere l’incendio dalle prime ore di giovedì mattina.
I primi soccorsi
Era partitata mercoledì la squadra mista con uomini del Soccorso Alpino di Agordo e dei Vigili del Fuoco, diretta nel Canale della Besausega, dove l’incendio divampato in Valle di San Lucano ha bloccato due escursionisti di 29 e 34 anni di Agordo. Alle 21:30 di mercoledì una decina di uomini aveva lasciato località Pra di Mezzo, dalla parte di Cencenighe Agordino, per risalire – in almeno tre ore di cammino – a Forcella della Besausega lungo il sentiero che porta al Bivacco Bedin, dove il fuoco non è passato.
- Gli aggiornamenti dal Soccorso Alpino Bellunese
- Le ultime informazioni dall’Assessore regionale veneto Bottacin
L’allarme mercoledì pomeriggio
L’allarme per il gigantesco incendio è stato lanciato verso le 16 di mercoledì nell’Agordino (Belluno). In fiamme il bosco, oscurato il cielo: la Luxottica ferma temporaneamente la produzione. Le montagne tra i comuni agordini di Taibon e Cencenighe sono state interessate da un furioso incendio che sta provocando una fitta coltre di fumo, visibile a grande distanza. Il rogo di grosse dimensioni che in queste ore è alimentato dal fohn che arriva dal Nord. Il forte vento non ha consentito l’uso dell’elicottero per le operazioni di spegnimento.
In seguito all’incendio, il Dipartimento ARPAV di Belluno sta costantemente monitorando la qualità dell’aria. E’ stata preallertata la squadra di Pronta Disponibilità per eventuali ulteriori monitoraggi. Trattandosi di incendio boschivo, si può presumere un incremento delle polveri sottili prodotte dalla combustione.
Vento forte e caldo hanno provocato cadute d’alberi e distacchi di cornicioni in tutta la provincia di Belluno, così come nel vicino Trentino, con tetti scoperchiati e alberi caduti in molte zone. Nell’Agordino si sono registrati anche diversi black out. Un altro furioso incendio ha distrutto una casa a Pedavena, nel Feltrino. Le temperature a NordEst hanno superato i 25 gradi durante la giornata di mercoledì 24 ottobre.
Le immagini dell’incendio di RadioPiù
#Agordo, #Veneto: alcune immagini provenienti dal vasto #incendio che sta interessando la zona. #SoccorsoAlpino al lavoro con #VigilidelFuoco per la ricerca di due persone disperse. Operazioni difficili.
Crediti del video attualmente non disponibili. pic.twitter.com/smwUIiDesz
— Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (@cnsas_official) October 24, 2018