NordEst

Amianto, Balduzzi: “a gennaio piano nazionale”

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Tutte le indicazioni emerse dopo due giorni di seminari ‘saranno sintetizzate in un paio di settimane in una prima bozza condivisa con i ministri del Lavoro, Elsa Fornero, e dell’Ambiente, Corrado Corrado Clini, da inviare alla consultazione della Conferenza unificata e alle forze sociali in modo che entro Natale possa essere ragionata e discussa e nei primi mesi del 2013 si possa puntare all’accordo operativo’.
 
Il piano conterra’ ‘proposte di grande innovazione, come utilizzare la fibulina come marcatore tumorale predittivo, costituire una rete internazionale di banche dati di materiale biologico, standardizzare i modelli di presa in carico degli ammalati’. Dunque, l’amianto ‘non restera’ nel dimenticatoio’ e la seconda conferenza governativa, dopo la prima edizione del 1999, ‘non e’ stata una passerella o l’ennesimo fiume di parole – ha rimarcato Balduzzi – ma un modo concreto per ridare luce a un problema rimasto per tropo tempo sotto traccia ma che e’ una grande questione nazionale e internazionale’.
 
Un ‘coordinamento sovranazionale e’ fondamentale’ ha rilevato Balduzzi aggiungendo che va tutelato ‘difendendo e preservando il ruolo dell’Organizzazione mondiale della Sanita’ (oms) e delle istituzioni scientifiche correlate, pretendendo che appaiano e siano assolutamente indipendenti da portatori di interessi privati come i produttori di amianto. Quella dell’asbesto e’ una grande partita internazionale che vede in campo interessi potenti: l’Italia ha deciso chiaramente da che parte stare’. Intanto, il prossimo 7 dicembre, al Consiglio europeo dei ministri della Salute, Balduzzi portera’ la proposta di un network europeo di ricerca sull’amianto.
 
Uno dei nodi emersi dal dibattito e’ quello dell’applicazione del Piano nelle Regioni, non tutte virtuose nel fornire i dati ad esempio su malattia e siti contaminati. ‘Il nostro ordinamento conosce la possibilita’ che il governo intervenga in via sostitutiva laddove le cose non vengano fatte. Chi non mette ordine in casa propria – ha avvertito il ministro – va sanzionato e gli strumenti ci sono. Ma per farli valere abbiamo bisogno delle Regioni virtuose, in modo che non ci sia indulgenza verso i negligenti. L’autonomia delle Regioni non puo’ significare irresposabilita’.
 
Il ministro si e’ infine rivolto alle realta’ sociali e alle comunita’ locali, ‘senza le quali questa battaglia non ci sarebbe stata’. Balduzzi ha chiesto ‘piu’ coordinamento’ alle associazioni, in modo da lavorare meglio, e ha spronato i Comuni a unirsi: ‘Ci vuole una rete di comunita’ come quella di Casale Monferrato e delle altre che si sono impegnate in questa lotta, e che ne sono ormai un simbolo internazionale’.
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